Slc Cgil e Cobas Pisa: Teatro Verdi, la direzione del “Pisa Scottto Festival” afferma pubblicamente le proprie convinzioni vetero/fasciste

Apprendiamo dagli addetti ai lavori che, anche per il 2022, a dispetto di quanto emerso nel confronto avuto lo scorso anno con la Direzione e la Presidenza del Teatro Verdi di Pisa, di una gestione del “Pisa Scotto Festival”, che presenta elementi più che discutibili, per varie ragioni, identici alla gestione 2021.
Anche per questo anno, infatti nella gestione e nel programma del Festival, risulta del tutto assente la possibilità (programmatica e decisionale) dell’intero organico del Teatro Verdi; composto da figure medie, intermedie ed apicali il quale, per le universalmente riconosciute conoscenze e competenze, era in grado di realizzare qualcosa di qualitativamente eccellente.
Tutto ciò avrebbe potuto rappresentare un’occasione in più per valorizzare e confermare, l’armonicità del Verdi, con il tessuto culturale della città di Pisa, del suo territorio e non solo.
A quanto ci è dato sapere, le ragioni di questa scelta, difficile da comprendere sul piano del merito, ha un suo fondamento nell’ambito del metodo, adottato dall’Amministrazione Comunale.
Si è invece scelto, ancora una volta di procedere ad un affidamento diretto (sarebbe interessante sapere se a seguito di una formale manifestazione di interesse o meno), nonostante la prestigiosa realtà Pisana, di facesse ricorso ad una Direzione artistica che peraltro, non fa mistero (anzi) afferma pubblicamente le proprie convinzioni vetero/fasciste, partecipando, più o meno recentemente, in prima persona a raduni in cui vengono manifestati atti, oggettivamente riconducibili all’apologia del Fascismo.
Questo è il nostro, negativo, giudizio sulla scelta della gestione, che utilizza un emblema cittadino al pari di un Cavallo di Troia, privandolo al contempo delle scelte culturali ed artistiche in questo delicato momento di ripartenza della produzione culturale.
Su ciò, rivolgendoci anche ai soggetti politici, che hanno a cuore la produzione culturale, elemento di valore universale e di crescita di una comunità, intendiamo sottolineare, la nostra posizione.
Per la SLC/CGIL ed i Cobas di Pisa, la scelta deve essere compiuta sul merito delle esperienze, delle competenze e della prosecuzione della storia e della tradizione del Teatro stesso.
Scelte che continuano ad andare nella Direzione dello “spoyl sistem”, avulse dalla meritocrazia, specialmente se connotate da tratti censurabili, che riteniamo condannati dalla Storia, ci vedranno impegnati in un’azione di dissenso e di contrasto.

Massimo Basilei (Slc Cgil)  Nicola Savazzi (Confederazione Cobas) Pisa

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