Marzo 2022: Istat, occupati e disoccupati. Prosegue crescita occupazione, +800mila su marzo 2021, a termine soprattutto

A marzo 2022 prosegue la crescita dell’occupazione e il numero di occupati torna a superare i 23 milioni. L’aumento osservato rispetto all’inizio dell’anno, pari a quasi 170 mila occupati, si concentra soprattutto tra i dipendenti e su quelli a termine.
Rispetto a marzo 2021, la crescita del numero di occupati è pari a 800 mila unità, in oltre la metà dei casi riguarda i dipendenti a termine, la cui stima raggiunge i 3 milioni 150 mila, il valore più alto dal 1977.
Il tasso di occupazione si attesta al 59,9% (record dall’inizio delle serie storiche), quello di disoccupazione all’8,3%, tornando ai livelli del 2010, e il tasso di inattività, al 34,5%, scende ai livelli prepandemici.

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A marzo 2022, rispetto al mese precedente, la crescita del numero di occupati si associa alla diminuzione dei disoccupati e degli inattivi.
L’aumento dell’occupazione (+0,4%, pari a +81mila) coinvolge le donne, i dipendenti e le persone con più di 24 anni di età; l’occupazione rimane sostanzialmente stabile tra gli uomini, mentre diminuisce tra gli autonomi e i più giovani (15-24 anni). Il tasso di occupazione sale al 59,9% (+0,3 punti).
Il calo del numero di persone in cerca di lavoro (-2,3%, pari a -48mila unità rispetto a febbraio) si osserva per le donne e nelle classi d’età centrali. Il tasso di disoccupazione scende all’8,3% nel complesso (-0,2 punti) e sale al 24,5% tra i giovani (+0,3 punti).
Il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce (-0,6%, pari a -72mila unità) per gli uomini, le donne e per tutte le classi di età. Il tasso di inattività scende al 34,5% (-0,2 punti).
Confrontando il primo trimestre 2022 con quello precedente si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,6%, per un totale di 133mila occupati in più.
La crescita dell’occupazione registrata nel confronto trimestrale si associa alla diminuzione sia delle
persone in cerca di lavoro (-6,0%, pari a -136mila unità) sia degli inattivi (-0,4%, pari a -54mila unità).
Il numero di occupati a marzo 2022 è superiore a quello di marzo 2021 del 3,6% (+804mila unità); l’aumento è trasversale per genere, età e posizione professionale. Il tasso di occupazione è più elevato di 2,8 punti percentuali.
Rispetto a marzo 2021, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-16,6%, pari a -412mila unità) e il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-5,5%, pari a -747mila).
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A marzo 2022, su base mensile, tra gli uomini il calo dell’inattività (0,2 punti) si riflette nell’aumento dell’occupazione e della disoccupazione di pari intensità (0,1 punti); l’inattività diminuisce anche tra le donne (0,2 punti) per le quali tuttavia aumenta l’occupazione (0,5 punti) e diminuisce la disoccupazione (0,6 punti).
Su base annua, per entrambi i generi aumenta l’occupazione (2,6 punti per gli uomini e 2,9 per le donne) e diminuiscono disoccupazione (1,6 e 2,2 punti) e inattività (1,6 e 1,8 punti).
A marzo, la crescita congiunturale degli occupati è il risultato dell’aumento dei dipendenti permanenti (+0,7%) e a termine (+0,6%) e della diminuzione degli autonomi (-0,8%).
Nell’arco dei dodici mesi l’occupazione risulta in crescita grazie ai dipendenti permanenti (+2,1%) e soprattutto a termine (+15,7%); l’aumento si registra anche per gli autonomi (+1,3%).
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IstatMarzo 2022 occupati disoccupati

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