Lavoro: Fiom, sbloccati stipendi 13 operai Wielo a Piombino 10 polacchi e tre ucraini lamentavano mancati salari

Chiusa positivamente la vertenza degli operai polacchi e ucraini che dovevano riscuotere stipendi arretrati, in tutto 13 addetti della ditta Wielo che sono finalmente riusciti a riscuotere le mensilità arretrate che spettavano loro da circa un anno. Lo riferisce Mauro Macelloni della segreteria Fiom-Cgil di Livorno. I lavoratori, 10 polacchi e tre ucraini, della ditta Wielo a Piombino stavano lavorando in appalto in un cantiere di costruzione yacht della Sicmi e si erano rivolti alla Fiom-Cgil per farsi tutelare dopo che nei mesi scorsi non erano riusciti ad ottenere alcune mensilità di stipendio. In particolare, la maggior parte di questi lavoratori (saldatori, carpentieri, manutentori) doveva riscuotere due stipendi arretrati ma c’era anche chi doveva riscuoterne tre di mensilità. “Oggi possiamo finalmente affermare che questa vertenza si è conclusa positivamente, i 13 lavoratori sono infatti riusciti ad ottenere tutto quanto spettava loro – spiega Macelloni – Un ringraziamento particolare alla Sicmi, azienda responsabile in solido per l’appalto affidato alla Wielo: è stata infatti proprio la Sicmi a saldare le spettanze arretrate di questi 13 operai. In alcuni casi dietro agli appalti presenti all’interno dei grandi cantieri possono nascondersi storie di diritti non rispettati: questa vicenda dimostra però ancora una volta che grazie alla Fiom i lavoratori possono essere legittimamente tutelati”. (ANSA).

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