“Bella Ciao – Song of rebellion”, martedì 19 aprile allo Stensen di Firenze (viale don Minzoni, ore 17:30) la proiezione del film di Andrea Vogt sulla storia del canto di libertà patrimonio dell’umanità. Una iniziativa Cgil, Anpi, Fvl, Istituto De Martino
Martedì 19 aprile alle 17:30 presso il cinema Stensen di Firenze (viale don Minzoni 25c) è in programma la proiezione del film documentario “Bella Ciao – Song of rebellion” (regia di Andrea Vogt). Una iniziativa promossa da Cgil Toscana insieme al suo Centro di Documentazione Archivio Storico, Anpi, Fondazione Valore Lavoro, Istituto Ernesto De Martino. Prima della proiezione (ingresso a invito), i saluti di Dalida Angelini (segretaria generale Cgil Toscana), Bruno Possenti (coordinatore regionale Anpi Toscana), Stefano Arrighetti (presidente Istituto Ernesto De Martino). Il film documentario “Bella Ciao – Song of rebellion”, uscito lo scorso ottobre su History Channel Italia e da lì nei cinema, racconta la vera storia della canzone nata come inno antifascista dei partigiani italiani e diventato un canto di libertà in tutto il mondo, attraverso le stratificazioni musicali di una partitura misteriosa, oggi patrimonio collettivo dell’umanità. Dice Angelini: “Bella Ciao è la canzone che ci fa sentire a casa, ovunque siamo. Bella Ciao ci parla di lotta, lavoro, libertà, solidarietà, diritti, antifascismo, e ci arriva dritto al cuore. Scoprirne e riscoprirne l’incredibile storia – raccontata nel docufilm – vedere quanto è stata ed è amata in tutto il mondo, per la melodia, per il testo, per i valori che rappresenta, è un bellissimo viaggio. L’appuntamento allo Stensen ci sembra un bellissimo modo di prepararsi al 25 aprile, Festa della Liberazione, e siamo lieti e orgogliosi di co-organizzarlo”
LA SCHEDA DEL FILM
“Bella Ciao – Song of rebellion” è un docu-film co-prodotto da Millstream Films and Media ed Ala Bianca Group srl, con il patrocinio dall’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) e la regia di Andrea Vogt, distribuito da Lilium Distribution. Con l’aiuto di etnomusicologi e studiosi, quali lo storico Cesare Bermani, esponente di una tradizione di ricerca basata sull’utilizzo delle fonti popolari, il documentario indaga le radici più profonde della canzone, rintracciando l’origine della melodia in canti popolari piemontesi e trentini, risalenti alla notte dei tempi. Tante le testimonianze raccolte: l’intervista a Fausto Amodei, cantautore e musicologo, il primo che nel ’63 rielaborò, trascrisse e registrò il copyright della versione partigiana di Bella Ciao; l’icona della musica popolare italiana, Giovanna Marini, protagonista dello spettacolo ‘Bella Ciao’ del Nuovo Canzoniere Italiano a regia Roberto Leydi e Filippo Crivelli, divenuto leggendario a seguito della rappresentazione al Festival di Spoleto del 1964 a causa del clamore suscitato che contribuì ad aumentare la popolarità della canzone. Ancora, il contributo di Stefano Arrighetti, Presidente dell’Istituto Ernesto de Martino, il più grande archivio d’Europa sulla canzone popolare, sociale e di lotta; di Paolo Pietrangeli, regista, scrittore, autore di “Contessa” l’inno del ’68 cantato nelle piazze da operai e studenti; di Álex Pina, produttore televisivo, sceneggiatore, regista televisivo e scrittore spagnolo, nonché showrunner della famosa serie “La casa di carta”, che ha ripreso e rilanciato il brano a livello mondiale. Altri interventi – di Gianfranco Pagliarulo, Eduardo Carrasco, José Seves, Carole Amiel e Valentini Livi (moglie e figlio di Yves Montand), Skin e Cristiano Godano, leader Marlene Kuntz – arricchiscono i contenuti del film.