“Via Pacis – Mai più guerre (guerre nunca mas)”: sabato 9 aprile a Firenze un cammino di pace (ore 18:30-20:30, da piazza Poggi a San Miniato a Monte) con tappe di riflessione e preghiera interreligiosa e laica. Una iniziativa organizzata da Comunità monastica di San Miniato al Monte, Comunità delle Piagge, Fiom Cgil Firenze-Prato-Pistoia, Comunità Islamica di Firenze, Pax Christi, Andrea Bigalli, Beniamino Deidda, Sandra Gesualdi, Tomaso Montanari. La Camera del Lavoro Metropolitana di Firenze aderisce e invita a partecipare all’iniziativa
Un cammino di pace in sette stazioni di riflessione e preghiera interreligiosa e laica, da Piazza Poggi fino a San Miniato al Monte.
La guerra di aggressione di Putin contro l’Ucraina interpella profondamente le nostre coscienze: ci spinge tutti a praticare e schierarci con la pace.
Con la nostra Costituzione abbiamo ripudiato la guerra una volta per tutte. Ripudiare la guerra significa lavorare per non crearne le premesse, per allontanarla, per annullare ogni possibilità che si verifichi. Significa promuovere ogni giorno la cultura del dialogo e della pace. Come Occidente, come Italia, non lo abbiamo fatto. Ripudiare la guerra significa non accettarne la logica infernale, ovvero rifiutarsi di prendere le armi, quando comunque scoppia. Rifiutarsi di alimentarla inviando altre armi che causeranno altri morti. Non possiamo fermare la guerra con la guerra.
Non possiamo prolungarla. Nessuna patria, nessuna bandiera, nessun metro di suolo vale una sola vita umana.
Di fronte «allo sviluppo delle armi atomiche, chimiche, biologiche», «non possiamo più pensare alla guerra come soluzione, dato che i rischi probabilmente saranno sempre superiori all’ipotetica utilità che le si attribuisce. Davanti a tale realtà, oggi è molto difficile … parlare di una possibile “guerra giusta”. Mai più la guerra!» (papa Francesco, Fratelli tutti, 2020).
La guerra produce morte, distruzione, esodi, innesca violenza, acuisce il divario sociale fra le persone.
Le persone più deboli e indifese sono le principali vittime dei conflitti, quelle che già stanno
pagando e pagheranno il prezzo più alto.
«La nostra patria non si misura a frontiere e cannoni, ma coincide col nostro mondo morale e con la patria di tutti gli uomini liberi» (Carlo Rosselli, 1934), e «se voi però avete diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri i miei stranieri» (Don Lorenzo Milani, 1965).
Promotori: Comunità monastica di San Miniato al Monte, Comunità delle Piagge, Fiom Cgil Firenze-Prato-Pistoia, Comunità Islamica di Firenze, Pax Christi, Andrea Bigalli, Beniamino Deidda, Sandra Gesualdi, Tomaso Montanari. La Camera del Lavoro Metropolitana di Firenze aderisce e invita a partecipare all’iniziativa