Cgil, Cisl e Uil bocciano le proposte del governo. Positiva la proposta di aprire un tavolo di confronto permanente. Dopo Pasqua la prima riunione
Cgil, Cisl e Uil bocciano le proposte del governo e hanno chiesto al governo di aumentare la tassazione sugli extraprofitti per aiutare imprese e famiglie.
Landini all’uscita dall’incontro ha detto che il sindacato ha avanzato al Governo “richieste precise”: moratoria sui mutui, blocco degli sfratti con aumento del fondi per gli affitti, aumentare i bonus per le bollette. “È arrivato il momento – ha proseguito – che sui patrimoni e redditi più alti sia introdotto un prelievo di solidarietà per tutelare chi sta peggio”. Secondo Landini i 5 miliardi previsti dal Def “non sono sufficienti. C’è bisogno di uno scostamento di bilancio, di una manovra in grado di affrontare questi temi, questa emergenza sociale. Abbiamo anche posto il tema di superare la precarietà e questo vuol dire stabilizzare i lavoratori della sanità, scuola e settori pubblici e modificare le leggi che hanno prodotto la precarietà”.
La Cgil ha posto anche la priorità di una politica industriale, auspicando “una cabina di regia” tra Governo e parti sociali. “Sull’energia è il momento di fare delle scelte precise – ha aggiunto Landini – o si investe sulle energie rinnovabili o saremo sempre in emergenza.
Ci sono poi troppi contratti nazionali aperti da troppo tempo, a partire da quello del trasporto pubblico locale. Abbiamo indicato la necessità che con un aumento dell’inflazione di questo tipo l’indice Ipca depurato dai costi dell’energia non è più un indicatore che permette di fare contratti che tutelino il potere d’acquisto dei salari”. Sull’insieme delle richieste sindacali “non abbiamo avuto risposte dal Governo – ha concluso – non c’è una nostra soddisfazione. Dopo Pasqua ci sarà un altro incontro anche con le imprese per poter affrontare nel merito tutti i temi. Abbiamo dato la nostra disponibilità ad affrontare e risolvere i problemi, compreso il tema delle pensioni che si è impantanato. Oggi non è il momento di aumentare la spesa per le armi, ma di aumentare le spese per la tutela sociale e il rilancio degli investimenti. I tavoli che faremo non sono tavoli in cui i lavoratori e pensionati possono scambiare qualcosa, non c’è più nulla da scambiare”.
fonte collettiva.it