“Io non muoio più” – La Cgil di Prato aderisce al progetto “antiviolenza” di Contemporanea

«La capacità delle donne, a causa dei lunghi mesi di pandemia, di reagire ad eventuali situazioni di violenza, è peggiorata». Con queste parole Cristina Pierattini, segretaria della Camera del Lavoro di Prato, ha spiegato l’adesione della Cgil pratese a “Io non muoio più”, il progetto di Contemporanea e del Teatro Metastasio, con il centro anti violenza “La Nara”, ideato e realizzato dal drammaturgo e regista argentino Fernando Rubio, presentato stamani (martedì 5 aprile) in Palazzo comunale, che ha tra i suoi partner anche i circoli Arci, il centro Salute donna, la biblioteca Lazzerini.
La Camera del Lavoro, in piazza Mercatale, ospiterà una delle dodici cassette, distribuite nelle sedi degli altri partner, per la raccolta anonima di testimonianze, che Fernando Rubio trasformerà, a settembre, durante il festival di Contemporanea, in una performance pubblica dal vivo, nel centro storico della città, all’interno di una struttura cubica trasparente, dove saranno proiettate parti delle lettere raccolte a Prato o arrivate in questi anni nel corso del lavoro dell’artista.
«La bassa percentuale di occupazione femminile, la scarsa qualità, i posti di lavoro persi durante la pandemia – dice Pierattini – e la perdita di salario che ne è derivata, hanno compromesso, per le donne, le possibilità di indipendenza, e quindi anche le possibilità di liberarsi più facilmente da situazioni insopportabili. È necessario modificare il contesto. L’arte può essere strumento educativo: scegliere di raccontare, scegliere di dare voce e rappresentare le storie, è il primo passo per contribuire al cambiamento necessario».
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‘Io non muoio più’, performance racconta violenza su donne  A Prato. 12 cassette postali raccoglieranno storie su territorio
Dodici cassette della posta sparse per la provincia di Prato, dove raccogliere, raccontare e denunciare la violenza subita dalle donne: i racconti faranno parte poi di una performance che attori metteranno in scena a settembre all’interno di un cubo di vetro, una stanza trasparente allestita in piazza Santa Maria delle Carceri, nella città laniera. E’ il progetto “Io non muoio più”, ideato dal regista e drammaturgo argentino Fernando Rubio, presentato oggi nella sede del municipio di Prato. Un’iniziativa che coinvolge il teatro Metastasio, il festival Contemporanea, il Centro anti violenza La Nara e il Comune. Il progetto intende stimolare una riflessione attorno al tema della violenza di genere. Una sorta di ricerca nel reale che si nutre della partecipazione diretta della cittadinanza, chiamata a lasciare la propria testimonianza rispetto a episodi di violenza subiti a livello personale o che vedono coinvolti familiari, amici e conoscenti. “Un lavoro in città sulla città, che si alimenta di vissuti personali”, ha sottolineato l’assessore comunale pratese alle pari opportunità Ilaria Santi presentando l’iniziativa. Le cassette sono state state installate oggi presso circoli Arci, sedi Cgil, oltre al Centro antiviolenza La Nara, al Centro salute donna, e alla biblioteca Lazzerini, e fino all’inizio di settembre chi lo desidera vi potrà depositare una lettera con la propria storia in forma totalmente anonima. Fernando Rubio, regista e drammaturgo argentino, già noto a Prato fin dal 2016 per aver preso parte a Contemporanea Festival con ‘Todo lo que está a mi lado’, ha ideato questa performance, nel 2017 in Uruguay. “Le cassette sono uno spazio di denuncia, una cassa di risonanza – ha spiegato -. Quello della violenza sulle donne è un problema della società presente tutti i giorni nel privato: con questa performance, che mi commuove molto, possiamo vederlo pubblicamente quando passiamo per la strada”. (ANSA).

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