Lavoro: Cgil, bene intervento per limitare lavoro occasionale 

“Apprendiamo da fonti stampa che nel decreto legislativo di recepimento della direttiva europea sulle condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili si è provveduto a inserire, positivamente e opportunamente, alcune norme di limitazione del ricorso alle collaborazioni occasionali autonome da parte delle piattaforme digitali”. Ad affermarlo la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti.
“Abbiamo sempre evidenziato e sostenuto – sottolinea la dirigente sindacale – la necessità di introdurre dei vincoli all’utilizzo delle forme di lavoro più precarie attraverso gli opportuni veicoli legislativi. Una norma di limitazione nell’uso delle forme di lavoro più precarie coerente con l’impianto delle direttive europee che trattano il tema del lavoro e del lavoro su piattaforma”. “Auspichiamo che tale previsione normativa – prosegue Scacchetti – trovi conferma nella fase di approvazione del decreto legislativo”.
“Inoltre, sempre da fonti stampa – aggiunge la segretaria nazionale – abbiamo evidenza dell’inserimento di una norma sulla cosiddetta trasparenza algoritmica e sul diritto del lavoratore di accesso ai dati e sugli obblighi informativi riguardanti l’utilizzo di sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati”. “Riteniamo sia un passo avanti nella esigibilità dei cosiddetti diritti digitali che però – conclude Scacchetti – rischia di essere limitato dall’ambito di applicazione della direttiva e del decreto solo ad alcune tipologie contrattuali, escludendo alcune collaborazioni autonome”.
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