“Il settore assicurativo tra shock esterni e innovazione tecnologica. La contrattazione come strumento di governo dei processi”: oggi a Firenze al Fuligno il convegno organizzato da Fisac Cgil Toscana
Sono intervenuti:
Daniele Quiriconi Segretario Generale Fisac CGIL Toscana
Nicola Cicala Direttore Istituto di ricerca Fisac Nazionale ISRF Lab
Luca Esposito Segreteria Nazionale Fisac CGIL
Cristina Polverosi Presidente Comitato Direttivo Fisac CGIL Toscana
Tavola rotonda:
Tania Cità Segreteria Regionale Fisac CGIL Toscana
Angelo Doni Co-Direttore Generale ANIA
Gianluca Perin Direttore Risorse Umane e Organizzazione Generali Italia
Carmine Trerotola Direttore Relazioni Industriali Gruppo Unipol
Emilio Miceli Segreteria Nazionale CGIL
Cristina Casadei il Sole24Ore
Abituati a pensare alle assicurazioni come erogatrici di polizze, si sottovaluta spesso il peso che hanno nell’economia nazionale ( e locale) a partire dal fatto che le maggiori compagnie sono titolari della maggior quantità di titoli di stato e quindi di debito pubblico con oltre 1.000 miliardi totali superando la quota detenuta dalle banche . Il 41% ( in crescita) del totale del debito italiano.
Con quasi 50.000 dipendenti, 200.000 tra agenti, professioni sti, broker, concessionari in appalto dei quali l’8% nella nostra regione, i soggetti protagonisti di attività assicurative, rappresentano un non trascurabile pezzo del sistema finanziario e dell’economia del paese.
Come si trasforma il settore in un modello di società, di consumi, di bisogni di welfare che cambia anche in rapporto agli shock esterni: pandemia, guerre, costo dell’energia, mobilità ridotta, concentrazioni oligopolistiche e una digitalizzazione sempre più marcata?
Come cambia il servizio alle persone, specie le più fragili tecnologicamente che non sempre sono in grado di “seguire” le innovazioni?
Davvero ci aspetta un futuro solo con APP, algoritmi e intelligenza artificiale? Anche per un incidente d’auto ?
E la smaterializzazione del posto di lavoro sperimentata con dosi massicce di smart working ( fino al 90% degli addetti) fino a che punto è reversibile?
Quali ricadute per gli utenti?
E quale per i lavoratori e le lavoratrici alle prese con sempre maggiori cambiamenti nell’organizzazione del lavoro?
Come possono essere governati col confronto e la contrattazione questi fenomeni?
Nel rapporto stilato in occasione dell’evento dall’ISRF LAB, l’ufficio studi della FISAC CGIL, sono stati analizzati questi aspetti, il rapporto tra banche e assicurazioni, il raffronto coi principali paesi europei, le evoluzioni del modello in un comparto che produce grandi utili che devono in qualche modo essere distribuiti anche ai lavoratori e le cui ricadute devono a nostro giudizio riguardare anche il consumatore finale.
Ne hanno parlato rappresentanti ai massimi livelli di CGIL, Fisac, Generali, Unipol, Ania.
FISAC CGIL Toscana