“Il problema occupazionale dei contratti a termine sono solo la punta dell’iceberg delle criticità che devono trovare una risposta immediata, organica e strutturale da parte della regione e del governo per evitare che l’attuale mancato rinnovo dei contratti sfoci in una crisi occupazionale per tutto il settore”.
Come coordinamento della camperistica Toscana Fiom Cgil, è da mesi che denunciamo la situazione critica in cui si trova oggi il settore della camperistica; appello ad oggi totalmente disatteso. Si tratta di un settore che rappresenta un’eccellenza della nostra regione per occupazione e per qualità del prodotto. Un prodotto che esportiamo in tutta Europa, in un settore che sta vivendo una stagione di straordinaria espansione del mercato, ma che è attualmente bloccato dalla crisi del settore dell’automotive, che impatta la produzione degli chassis, come la crisi dei semiconduttori e dell’elettronica. Inoltre, ci sono grosse criticità legate al superamento dei motori endotermici, nell’ottica della transizione ecologica, e alla creazione di uno stabilimento in Polonia, gemello a quello di Atessa che fornisce gli chassis Ducato, quelli maggiormente utilizzati in tutto il distretto. Abbiamo la necessità di tutelare gli 8.000 addetti del settore, indotto compreso, aprendo un confronto sia a livello regionale sia al Ministero dello Sviluppo Economico per avere risposte alle nostre domande.
– Qual è la missione produttiva del nuovo stabilimento polacco della Sevel Stellantis? – Come avverrà la transizione ecologica del superamento dell’endotermico sapendo che i camper sono prevalentemente alimentati a diesel?
– Quali sarebbero le conseguenze sul mercato italiano qualora l’ibridazione dei veicoli facesse aumentare il peso degli stessi oltre le 3,5 tonnellate limite consentite dalla patente B?
– Ci saranno ammortizzatori sociali ad how pensati per far fronte alla transizione ecologica? Si potrebbero rafforzare i contratti di solidarietà espansivi e rimuovere il limite di 24 mesi ogni quinquennio mobile come attualmente previsto dalla legge?
– È previsto un piano di sviluppo che garantisca la centralità italiana nella produzione di chassis per la camperistica?
Queste sono le domande che poniamo da mesi. Il problema occupazionale dei contratti a termine sono solo la punta dell’iceberg delle criticità che devono trovare una risposta immediata, organica e strutturale da parte della regione e del governo per evitare che l’attuale mancato rinnovo dei contratti sfoci in una crisi occupazionale per tutto il settore. Come coordinamento della camperistica Toscana Fiom Cgil, abbiamo espresso nella lettera inviata questo mese a Fim Cisl e Uilm Uil, alle strutture regionali e provinciali, la necessità di convocare tempestivamente un attivo regionale del settore per avviare un percorso unitario, per poi aprire un dialogo con le amministrazioni locali, regionali, le imprese e il governo così da ottenere delle tempestive risposte. Dobbiamo mobilitare i lavoratori e le lavoratrici del settore poiché il loro destino si sta giocando ora e in questa fase non si può rimanere spettatori passivi, ma bisogna essere artefici del cambiamento.
Iuri Campofiloni Responsabile Fiom Cgil per il settore della camperistica