Inail: Gen- Feb 2022, in Toscana 10 gli incidenti con esito mortale (+1 su 2021) In Italia 114 le vittime del lavoro (+9.6%)

Sono state 8.792 le denunce di infortunio in Toscana nel bimestre gennaio-febbraio di quest’anno, 2.673 in più che nei mesi gennaio e febbraio 2021, 8.045 in occasione lavoro e 747 in itinere.
Le donne infortunate sono state 4.307, gli uomini 4.485. Ben 360 le denunce degli under 14 e 40 quelle degli over 70.
La provincia con più denunce Firenze (2.685), quella con meno Grosseto (393).

Sempre nel bimestre gennaio-febbraio di quest’anno sono stati 10 gli incidenti con esito mortale -1 donna e 9 uomini-, tutti in occasione di lavoro, 1 in più che nello stesso periodo del 2021.
Le 10 vittime sono comprese nella fascia di età 35-69 anni.
Gli incidenti con esito mortale si sono verificati 3 in provincia di Firenze e in quella di Arezzo e 1 per ciascuna provincia in quelle di Grosseto, Livorno, Pisa e Pistoia.

Nei mesi di gennaio-febbraio 2022 sono state 1.173 le denunce di Malattie Professionali (+8 sullo stesso periodo 2022). Sono state presentate da 829 uomini e 344 donne.

La provincia con più denunce Lucca (320), quella con meno Siena (18).
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Tabelle_regionali_MP_cadenza_mensile_Feb_2022_Toscana

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ITALIA

Morti sul lavoro primo bimestre 2022: sono 114 le vittime. In crescita del 9,6% rispetto a febbraio 2021. Le denunce di infortunio totali crescono del 47,6%. oltre 39.300 in più rispetto al 2021. Sanità e trasporti i settori più colpiti

Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Lazio, Basilicata e Calabria sono le regioni più sicure. Sul podio dell’insicurezza: Molise, Toscana, Sicilia e Marche

Dopo appena due mesi il 2022 è tragico bollettino per le morti sul lavoro. Sono infatti 114 le vittime, 10 in più rispetto a febbraio 2021, in una situazione in cui la pandemia da Covid influisce sempre meno sugli infortuni sul lavoro. Contemporaneamente crescono drammaticamente anche le denunce totali di infortunio (+47,6%).
Questa la prima istantanea che rappresenta l’insicurezza sul lavoro in Italia. Una proiezione sconfortante che non basta però a riprodurre correttamente l’emergenza. Perché è l’indice di incidenza della mortalità – cioè il rapporto degli infortuni mortali rispetto alla popolazione lavorativa – a descrivere esattamente e obiettivamente l’emergenza, regione per regione.
Ed allora ci viene incontro l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre che fotografa, alla stregua della pandemia, l’emergenza morti sul lavoro in Italia*.

In zona rossa al termine del primo bimestre del 2022, con un’incidenza maggiore del 25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 3,7 morti ogni milione di lavoratori) sono: Molise, Toscana, Sicilia e Marche.
In Zona Arancione: Lombardia, Campania, Abruzzo, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna.
In Zona Gialla: Sardegna, Veneto, Puglia e Umbria.
In Zona Bianca: Lazio, Friuli, Liguria, Piemonte, Basilicata, Calabria e Valle D’Aosta.

I numeri assoluti delle morti sul lavoro in italia nel primo bimestre 2022
Numeri assoluti e incidenze producono, come sempre, graduatorie differenti. E infatti, considerando i numeri assoluti la classifica cambia. Tant’è che a guidare la classifica del maggior numero di vittime in occasione di lavoro è la Lombardia (20), la regione con la maggior popolazione lavorativa in Italia.
Seguono: Toscana (10), Emila Romagna (8), Sicilia, Campania e Veneto (7), Lazio (6), Puglia (4), Marche (3), Molise, Abruzzo, Trentino Alto Adige, Sardegna e Piemonte (2), Friuli Venezia Giulia, Liguria e Umbria (1).
Da gennaio a febbraio 2022 sono 114 le vittime sul lavoro registrate in Italia; di queste, sono 85 quelle rilevate in occasione di lavoro (invariate rispetto a febbraio del 2021), mentre sono 29 quelle decedute a causa di un incidente in itinere (erano 19 nello stesso periodo del 2021), probabile conseguenza della ripresa degli spostamenti per recarsi da casa a lavoro rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, in cui il COVID limitava ancora le attività produttive.
Ed è il settore Trasporto e Magazzinaggio a contare il maggior numero di decessi in occasione di lavoro: sono 13 (erano 2 nel primo bimestre del 2021.
Seguono: Costruzioni (7), Commercio, riparazione di autoveicoli e motocicli (5), Attività manifatturiere (4), il Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese e Sanità e assistenza sociale (3).
La fascia d’età più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è quella tra i 55 e i 64 anni (34 su un totale di 85). Ed è proprio in questa fascia d’età che si rileva anche l’indice di incidenza più alto di mortalità rispetto agli occupati (7,4). L’incidenza di mortalità minima è invece nella fascia di età tra 25 e 34 anni, (pari a 1), mentre nella fascia dei più giovani, ossia tra 15 e 24 anni, l’incidenza risale a 4 infortuni mortali ogni milione di occupati. Questo conferma ancora un dettaglio fondamentale nell’analisi dell’emergenza: le fasce di età dei più giovani e, soprattutto dei lavoratori più maturi ed esperti, sono quelle più a rischio di infortunio mortale. Aspetto da tenere in considerazione vista la propensione del legislatore di posticipare l’età di pensionamento.
Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro nel primo bimestre 2022 sono 7 su 85. In 6 invece hanno perso la vita in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro.
Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro sono 9.
Il martedì è il giorno della settimana in cui si è verificato il maggior numero di infortuni mortali.

Le denunce di infortunio totali sono in aumento (+ 47,6%). A febbraio 2021 erano 82.634 mentre a febbraio 2022 sono 121.994 (39.360 in più); ben 19.786 di queste sono registrate nel settore Sanità e Assistenza Sociale.
Ancora significativa la variazione delle denunce di infortunio in occasione di lavoro nel Settore Trasporto e Magazzinaggio: sono 11.225 a fine febbraio 2022, ma erano 3.191 a fine febbraio 2021 (+252%).
Le denunce di infortunio delle lavoratrici italiane nei primi due mesi del 2022 sono state 58.004, quelle dei colleghi uomini 63.990.
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Incidenze-Morti-Lavoro-Province-Osservatorio-Sicurezza-Lavoro-Vega-Engineering-28-02-22
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*L’incidenza degli infortuni mortali indica il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area (regione o provincia) ogni milione di occupati presenti nella stessa. Questo indice consente di confrontare il fenomeno infortunistico tra le diverse regioni, pur caratterizzate da una popolazione lavorativa differente.
La zonizzazione utilizzata dall’Osservatorio Sicurezza Vega dipinge il rischio infortunistico nelle regioni italiane secondo la seguente scala di colori:
Bianco: regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale
Giallo: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale ed il valore medio nazionale
Arancione: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale ed il 125% dell’incidenza media nazionale
Rosso: regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale
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