Pnrr: Orlando, legare ammortizzatori con politica industriale

“Le importanti sfide emergenti e la necessità di sostenere le trasformazioni del sistema economico in sintonia con le politiche industriali connesse al Pnrr, nonché i nuovi bisogni sociali impongono di coniugare il sistema degli ammortizzatori sociali con il sostegno di mirate politiche industriali. È necessario rendere la nostra industria più forte e più competitiva”. Così un passaggio di un messaggio che il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha inviato alla Fiom di Firenze- Prato-Pistoia i cui delegati sono oggi a Pistoia per un convegno sul Pnrr. “Si tratta di portare avanti una nuova strategia di politica industriale per aiutare le nostre industrie a rimanere competitive”, ha aggiunto.
“Sugli ammortizzatori sociali – sono ancora parole di Orlando -, vorrei ricordare la scelta, nella recente riforma, di rafforzare il collegamento con le politiche attive per massimizzare l’occupabilità dei lavoratori e la loro rapida ricollocazione nel mercato del lavoro. È questo un passaggio fondamentale della riforma alla luce degli attesi mutamenti strutturali e dei cambiamenti nella domanda di competenze che le imprese esprimeranno nei prossimi anni”. (ANSA).
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Orlando ‘Basta lavoretti, servono imprese coraggiose’  Ministro: ‘Non possiamo accontentarci, investire con qualità’
“L’occupazione deve essere di qualità. Non possiamo accontentarci dei ‘lavoretti’ perché questa sarebbe una prospettiva regressiva, quella di una Paese che ha rinunciato a crescere e a migliorare la qualità della vita sociale”.  “Abbiamo invece bisogno di imprese coraggiose – ha aggiunto – che investono in formazione, ricerca e sviluppo, che hanno progetti di lungo respiro che si svolgono in armonia col tessuto sociale”.
“L’occupazione di qualità – ha proseguito Orlando – richiede un investimento importante in tema di formazione che diviene, ora più che mai, la parola chiave” e “in questo scenario vanno gestiti vari processi, a partire da quelli della transizione ecologica e digitale, che rappresentano indubbiamente delle grandi opportunità, anche perché, se riusciremo ad orientarli correttamente, possono realizzare un modello di sviluppo economico basato sul miglioramento del benessere umano e dell’equità sociale, riducendo al tempo stesso i rischi ambientali e climatici e derivanti dalla scarsità delle risorse”. (ANSA).
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Lavoro: Orlando, c’è nodo donne e giovani sottoutilizzati  ‘Aggrava circuito negativo denatalità e invecchiamento Italia’
“Parlare di futuro significa investire nelle energie di donne e giovani: valorizzare e mobilitare queste componenti della nostra popolazione, ora grandemente sottoutilizzate, è la risposta principale nello scenario post-pandemico per alimentare percorsi di crescita indicati dalla strategia europea necessari per rendere sostenibile il nostro welfare e la riduzione del debito pubblico. Lo scarso investimento nelle nuove generazioni e sulle donne è uno dei nodi che limita le possibilità del Paese”. Un nodo che, ha sottolineato Orlando, “priva il Paese di competenze e sensibilità, riducendo le prospettive di contribuire al futuro comune e così aggravando il circolo negativo fra denatalità e invecchiamento della popolazione, che riduce le risorse da distribuire con conseguente aumento delle diseguaglianze”. A tale proposito il ministro ha ricordato la cosiddetta ‘clausola di condizionalità’, “ovvero – ha spiegato – il vincolo per gli operatori economici aggiudicatari di bandi per i fondi Pnrr e Pnc (Piano nazionale degli investimenti complementari) di destinare ai giovani under 36 e alle donne almeno il 30 per cento dell’occupazione aggiuntiva creata in esecuzione del contratto”. (ANSA).
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