Lavoro: Unioncamere, difficili da trovare 41% dei lavoratori Il fenomeno è in crescita, resta senza candidati un posto su 4

Cresce ancora la difficoltà di trovare lavoratori da assumere dichiarata dalle imprese, secondo il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal. A marzo quota di difficile reperimento si attesta al 41,1% delle assunzioni 8,8 punti percentuali in più rispetto allo scorso anno. Questa quota sale al 58,4% per gli operai specializzati, al 56,1% per i dirigenti, al 48% per le professioni tecniche e al 44,1% per le professioni intellettuali e scientifiche. La motivazione principalmente indicata dalle imprese è la mancanza di candidati che a marzo 2022 è stata espressa per il 24% dei profili ricercati a fronte del 16,6% riscontrato invece a marzo dello scorso anno. Seguono poi la preparazione non adeguata dei candidati (14,3% dei profili ricercati) e altri motivi (2,8%). Le figure più ardue da trovare sono tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (67,2%), artigiani e operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (67,1%), fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori carpenteria metallica (65,8%), tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni (61,1%), meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili (61,0%). A incontrare le maggiori difficoltà di reperimento sono le imprese delle regioni del Nord Est (sono difficili da reperire il 46,9% delle figure ricercate), seguite da quelle del Nord Ovest (41,2%), Sud e Isole (38,6%) e Centro (36,6%). (ANSA).

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