Nel quinquennio 2016-2020 sono stati più di 12mila i casi di infortunio sul lavoro accertati dall’Inail e codificati come violenze, aggressioni e minacce perpetrate nei confronti del personale sanitario, con una media di circa 2.500 l’anno. Lo rileva l’Istituto in occasione della prima Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, che da quest’anno è celebrata annualmente il 12 marzo. La maggior parte degli incidenti si è verificata in ospedali e case di cura e le più infortunate – per quasi tre quarti – sono le operatrici sanitarie. (ANSA).
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