Coronavirus, Inail: donne più colpite sul lavoro, quasi 7 contagi su 10

Il Covid-19 ha colpito, sui luoghi di lavoro, più le lavoratrici donne. Su 211.390 infezioni di origine professionale denunciate dall’inizio della pandemia alla data dello scorso 31 gennaio, ben 144.353, pari a poco meno di sette contagi su 10, riguardano le lavoratrici. Lo ha reso noto l’Inail che, in vista della Giornata internazionale dell’8 marzo, ha pubblicato il nuovo Dossier donne 2022, che analizza l’andamento al femminile di infortuni sul lavoro e malattie professionali attraverso il confronto tra i dati mensili provvisori del 2020 e 2021, rilevati al 31 dicembre di ciascun anno, e quelli consolidati del quinquennio 2016-2020, rilevati alla data del 31 ottobre 2021.
L’incidenza degli infortuni al femminile rispetto al totale, tra il 2016 e il 2019, è rimasta pressoché costante e pari mediamente al 36%, mentre nel 2020 è salita di ben sette punti percentuali fino al 43%, complice anche il maggior numero di contagi sul lavoro da Covid-19 delle donne rispetto agli uomini.
Per le denunce di infortuni mortali avvenuti in itinere, cioè nel percorso di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro, nel 2020 l’incidenza tra le lavoratrici è stata di un decesso su cinque (38 su 188), rapporto che per gli uomini scende a uno su otto (190 su 1.452). Negli anni pre-pandemia, prima del massiccio ricorso allo smart working in chiave anti contagio, la quota di itinere sul totale era molto più elevata per entrambi i sessi (il 50% per le donne e il 25% per gli uomini). Il “rischio strada”, però, in proporzione ha sempre causato più infortuni tra le lavoratrici rispetto ai lavoratori.

E.G. da ildiariodellavoro.it
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