Prezzi: Istat, inflazione febbraio al 5,7%, mai così dal’95 Aumento mensile +0,9%. Più 6.6% il Pil nel 2021

Secondo le stime preliminari, nel mese di febbraio 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,9% su base mensile e del 5,7% su base annua (da +4,8% del mese precedente).
Lo comunica l’Istat precisando che un tale livello di inflazione non si registrava da novembre 1995 e che sono i prezzi dei Beni energetici non regolamentati a spingere in alto la crescita del carovita.
A febbraio “le tensioni inflazionistiche si propagano, in particolare ai Beni alimentari, i cui prezzi accelerano di oltre un punto, trascinando oltre il 4% anche la crescita dei prezzi del cosiddetto ‘carrello della spesa’”. Il mese scorso hanno accelerato sia i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +3,2% di gennaio a +4,2%) sia quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +4,3% a +5,4%). (ANSA).
======

Istat, nel 2021  in volume il Pil è cresciuto del 6.6%, in calo deficit e debito

Crescita “eccezionale” dell’economia italiana nel 2021 al +6,6% dopo il crollo del 2020. Lo ha rilevato l’Istat nel rapporto sui dati su Pil, indebitamento netto e saldo primario delle Amministrazioni pubbliche.
Nel dettaglio, il Pil italiano ai prezzi di mercato è stato pari a 1.781.221 milioni di euro correnti, con un aumento del 7,5% rispetto all’anno precedente. In volume il Pil è cresciuto del 6,6%. Nel 2021, spiega l’Istat, la nostra economia “ha registrato una crescita di intensità eccezionale per il forte recupero dell’attività produttiva, dopo un 2020 caratterizzato dagli effetti dell’emergenza sanitaria”. La stima preliminare diffusa lo scorso 31 gennaio era del +6,5%.
A trascinare la crescita del Pil è stata soprattutto la domanda interna. Nel dettaglio, nel 2021 si è registrato, in termini di volume, un incremento del 17% degli investimenti fissi lordi e del 4,1% dei consumi finali nazionali. Per quel che riguarda i flussi con l’estero, le esportazioni di beni e servizi sono salite del 13,3% e le importazioni del 14,5%.
Nel 2021 l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche, misurato in rapporto al Pil, è stato pari a -7,2%, a fronte del -9,6 % nel 2020. In valore assoluto l’indebitamento è di -127,389 miliardi, in miglioramento di circa 31,6 miliardi rispetto a quello dell’anno precedente. Il dato, spiega l’Istat, ha registrato un netto miglioramento rispetto al 2020 per il buon andamento delle entrate a fronte del più contenuto aumento delle uscite, nonostante il protrarsi delle misure di sostegno introdotte per contrastare gli effetti della crisi. Nel 2021 il debito pubblico italiano è sceso al 150,4% del Pil dal 155,3% del 2020.
Infine, nel 2021 la pressione fiscale complessiva (ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil) è risultata pari al 43,4%, in aumento rispetto all’anno precedente.
fonte ildiariodellavoro.it

 

Pulsante per tornare all'inizio