Mattarella, Firenze è il centro della speranza di pace. Card. Bassetti, popoli Mediterraneo mostrino pace possibile

“Firenze è il centro della speranza di pace”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrando il presidente della Cei Gualtiero Bassetti e l’arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori, al suo arrivo nella basilica di Santa Croce nel capoluogo toscano per assistere alla messa che ha concluso il forum dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo. (ANSA).
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Card. Bassetti, popoli Mediterraneo mostrino pace possibile
“La Parola di Dio rivela la speranza che cambiare il mondo sia possibile, a patto che siamo disposti a cambiare il cuore”. Lo ha detto il presidente della Conferenza episcopale italiana, il card. Gualtiero Bassetti, nell’omelia della Messa nella Basilica di Santa Croce a Firenze. “Possa il Mediterraneo, che è lo spazio geografico in cui il Figlio di Dio ha deciso di nascere e dove il suo Vangelo ha compiuto i primi passi, diventare una immensa cassa di risonanza di questo messaggio di fraternità. Possano i popoli del Mediterraneo essere testimoni per il mondo intero di una pace possibile, quella che parte dal cuore convertito al Vangelo e produce scelte per il bene di tutti”, ha detto il cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve. (ANSA).
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Ucraina: Nuova Camaldoli, coraggio piazze Russia fondamentale  ‘Così come visita di Papa Francesco in ambasciata di Mosca’
“Non possiamo non evidenziare due fatti fondamentali: il primo sono le manifestazioni che si sono svolte in tutto il mondo, e perfino in molte piazze russe, dove coraggiosamente migliaia di cittadini hanno chiesto di fermare la guerra, voluta non da loro ma solo dal loro presidente; il secondo è il potente messaggio di dialogo lanciato dal Papa, che si è presentato a sorpresa all’ambasciata russa per chiedere la fine dei bombardamenti. Due segnali importanti sulla strada giusta e auspicabile”. Lo sottolinea in una nota l’associazione Nuova Camaldoli di Firenze che si “unisce con convinzione alle condanne contro l’aggressione ingiustificata subita dall’Ucraina, verso la quale certamente si rivolgono i nostri pensieri e le nostre preghiere”. “Riteniamo inaccettabile – prosegue la nota – che nel XXI secolo si ricorra alle armi, proprio mentre il mondo sta uscendo dalla pandemia e ha di fronte a sé sfide epocali come la lotta al cambiamento climatico. Appare quanto mai importante una risposta univoca da tutte le democrazie occidentali”, e non si “cessi di percorrere la via della diplomazia e del dialogo, impegnandosi per una risoluzione veloce e pacifica del conflitto iniziato”. “Siamo consapevoli che un dialogo tra le parti sia ormai molto difficile, ma tuttavia non rinunciamo a coltivare la speranza di una ripresa dei negoziati che produca una tregua immediata e duratura. La speranza di chi crede, come disse Pio XII alla vigilia del secondo conflitto mondiale, che “nulla è perduto con la pace, tutto è perduto con la guerra””. Nuova Camaldoli, “da sempre impegnata a promuovere una nuova cultura politica, basata sulla fraternità tra i popoli e sullo sviluppo della persona umana e della civiltà, non può che schierarsi con la democrazia e con la libertà e, soprattutto, dalla parte della pace”. (ANSA).

 

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