Mondadori, domani 25 febbraio a Firenze sciopero e presidio Slc Cgil contro chiusura sede

Chiusura della Mondadori a Firenze, domani venerdì 25 febbraio sciopero e presidio di protesta Slc Cgil davanti alla Stazione Leopolda (ore 12-14). “No ai trasferimenti a Milano che mascherano 37 licenziamenti, l’azienda tratti e le istituzioni intervengano”

Mondadori-Rizzoli Education intende chiudere da agosto la sede di Firenze in via Lambruschini per spostare i 37 lavoratori (di cui 24 donne) a Milano. Per la Slc Cgil e la Rsu “sono licenziamenti mascherati, è una decisione inaccettabile”. Domani venerdì 25 febbraio sciopero con presidio di protesta a Firenze dalle 12 alle 14 davanti alla Stazione Leopolda in viale Fratelli Rosselli 5, dove inizia la tre giorni di “Testo”, la fiera del libro a cui partecipa anche Mondadori. Sempre domani, alle 15:30 il sindacato incontrerà in videoconferenza la Regione Toscana e il Comune di Firenze, a cui illustrerà i contenuti della vertenza.

LA SCHEDA PREPARATA DALLA RSU E DALLA SLC CGIL

• Mondadori è in crisi? È in difficoltà economiche? No! In data 21 12 2021, l’azienda dice che, nonostante il Covid, “il 2021 è stato un anno decisamente positivo” come il 2019, anno “nel quale avevamo registrato la migliore performance dell’ultimo decennio.” Infatti, nei mesi scorsi Mondadori acquista la casa editrice De Agostini per 157 milioni di euro.

• Mondadori ha problemi di logistica del lavoro? Dopo i complimenti, i ringraziamenti “sinceri e profondi” e le ripetute affermazioni sulla straordinaria efficienza dello smart working, scopriamo che, nei fatti, tutto questo non era vero.

• Le donne in Mondadori-Firenze. Dei 37 ben 24 sono donne, la maggior parte ultracinquantenni. Anche a loro è stato prospettato un radioso futuro di carriera a Milano. Dunque, i cervelli a Firenze non servono, per essere valorizzati devono “fuggire” a Milano!

• Le motivazioni del trasferimento. Stante l’assoluta inconsistenza delle motivazioni per il trasferimento a Milano, ribadiamo la nostra ferma volontà di far avanzare, in un tavolo di contrattazione, le ragioni della responsabilità sociale e di un’efficiente e razionale organizzazione del lavoro 4.0

• Che cosa ci aspettiamo dalle istituzioni? Ci rivolgiamo a tutte le istituzioni, al comune, al sindaco Nardella, alla regione e al presidente Giani, perché non lascino sottotraccia una vicenda come questa che porrebbe la pietra tombale sulla Firenze antica patria della grande editoria e che sarebbe una mannaia per 37 famiglie.

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