Multiutility Toscana, la Filctem Cgil: “Urgente un confronto su piani industriali, occupazione, servizi”

Multiutility Toscana, la Filctem Cgil: “Discussione finora troppo incentrata su governance e composizione degli organi sociali, è urgente avviare un confronto con il sindacato sui piani industriali, sull’occupazione e sulla qualità dei servizi”

Dopo le ultime dichiarazioni rilasciate in questi giorni da molti importanti sindaci della Toscana sul progetto della Multiutility regionale, la Filctem-Cgil (sindacato che rappresenta anche i lavoratori dell’energia e dell’acqua della Toscana) in una nota esprime il proprio punto di vista sulle priorità da affrontare, indicando i tre aspetti fondamentali su cui sviluppare la discussione: il lavoro, lo sviluppo del territorio e l’ambiente.

“Non vorremmo che la discussione sul progetto si limitasse ad affrontare soltanto i temi della governance e della composizione degli organi sociali. Temi senza dubbio rilevanti per il coinvolgimento e il protagonismo di enti locali grandi e piccoli della regione, che possono tuttavia essere superati prendendo spunto, ad esempio, dai ‘patti di area’ già sperimentati ed utilizzati in importanti aziende leader di dimensione regionale e nazionale. La discussione relativa ai rapporti tra i soci pubblici deve però essere accompagnata da un confronto dei Sindaci e dei futuri amministratori della Newco (in via di costituzione) con le categorie interessate e le confederazioni per parlare dei piani industriali, dell’organizzazione del lavoro e dei servizi, del consolidamento e dello sviluppo di nuova occupazione, delle regole negli appalti, delle modalità di finanziamento e della qualità e sostenibilità dei servizi che abbia ricadute positive anche sulle tariffe per cittadini e imprese.
Temi questi, di grande attualità, a maggior ragione oggi, visto l’impatto drammatico che l’aumento dei costi energetici sta avendo su famiglie e aziende con la necessità di intervenire urgentemente con misure straordinarie a tutti i livelli a sostegno dei cittadini e dei settori maggiormente colpiti. Una pluralità di misure, nazionali e regionali, che accompagnino la fase di transizione energetica e la realizzazione di modelli di economia circolare coniugando crescita economica e sociale con la tutela ambientale a cominciare dalla valorizzazione delle fonti rinnovabili già presenti sul nostro territorio (idroelettrico, geotermia, fotovoltaico, eolico, …) insieme allo sviluppo di progetti e sinergie, di cui la multiutility può essere un fattore determinante, in grado di realizzare l’ingente mole di investimenti necessari allo sviluppo di progetti dedicati alla circolarità, all’innovazione tecnologica e alla carbon neutrality (produzione di combustibili non fossili come biometano, biogas, bio-gnl, idrogeno, waste to power, waste to methanol, …).
Per queste ragioni, fin da subito la Filctem ha dichiarato la propria attenzione riguardo ad eventuali percorsi di rafforzamento del ruolo pubblico e del radicamento territoriale nella gestione di servizi fondamentali quali acqua, energia e rifiuti. Percorsi orientati al mantenimento, sul territorio toscano, dei centri decisionali e strategici nonché di tutte le attività collegate.
Abbiamo invece assistito, in questi anni, alla progressiva perdita, da parte di importanti amministrazioni della costa, del centro e del sud della Toscana, del ruolo e della capacità di incidere sulla gestione di servizi fondamentali per lo sviluppo del territorio, fino a diventare marginali o del tutto ininfluenti, con pesanti ricadute sui lavoratori, sui cittadini e sulle imprese.
Le recenti dichiarazioni di alcuni Sindaci sulla Multiutility sembrano rappresentare un importante passo in avanti nella direzione del superamento di quella pericolosa, benché radicata, difficoltà degli Enti locali della Toscana a collaborare e della consolidata tendenza a dividersi, che troppo spesso hanno condizionato negativamente progetti di più ampio respiro rendendo il governo pubblico sempre più debole e frammentato. Non possiamo più perdere tempo ad avviare questa discussione, visti i ritardi infrastrutturali presenti nella nostra regione che rischiano di farci mancare il treno dello sviluppo economico/sociale/ambientale per i prossimi anni. Nell’avviare ed approfondire questa discussione riteniamo che la Regione Toscana debba svolgere un ruolo importante, attivo e propositivo affinché le cospicue risorse legate al cosiddetto piano di ripresa e resilienza si traducano concretamente in effetti positivi per i lavoratori, i cittadini e le imprese del nostro territorio.
Come sindacato, abbiamo intenzione di portare nella discussione sulla gestione dei servizi pubblici locali in Toscana i temi per noi indispensabili alla realizzazione di un generale ed inclusivo avanzamento economico, sociale e ambientale e cioè quelli del lavoro, dell’ambiente e dello sviluppo”.

Firmato: Filctem Cgil Toscana

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