Morto in stage: Lamorgese, cortocircuito a manifestazioni. ‘I fatti accaduti sono gravi’

Secondo il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, “c’è stato un cortocircuito” il 28 gennaio durante le manifestazioni per protestare per la morte dello studente in stage Lorenzo Parelli in cui ci sono state cariche della Polizia. “Quando ci sono ragazzi che manifestano per questioni gravissime c’è da aver la massima attenzione ma non possiamo ignorare che c’è una direttiva che impediva manifestazioni se non statiche per ragioni di salute pubblica”, ha detto. Un “corto circuito “, ha detto il ministro a Milano che “va evitato” in futuro. Il ministro ha ribadito che c’era “la presenza di provocatori”.
Per il ministro, serve quindi “un maggiore ascolto da parte delle istituzioni e per evitare cortocircuiti c’è sempre il dialogo dal quale non si può prescindere”. Secondo Lamorgese “i fatti accaduti sono gravi”, però “rilevo che c’è stata anche la presenza di provocatori da un lato, questo risulta dalle denunce fatte in alcune città, ma dobbiamo anche valutare quelle che sono le modalità di comportamento da parte della polizia”.
A Milano, ha spiegato il ministro , “una parte ha cercato di andare su un percorso non autorizzato, dove c’era la sede della Confindustria. Le immagini verranno visionate in modo puntuale da parte della magistratura, certamente dobbiamo evitare questo cortocircuito perché percepiamo il malessere di questi giovani, che non va sottovalutato”. (ANSA).

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