Livorno: Rimozione striscioni sindacali, Macelloni (Fiom-Cgil): “Stiamo valutando se portare Eni in tribunale”

Nei giorni scorsi la direzione della raffineria Eni di Stagno, in occasione dell’arrivo da Roma del suo stato maggiore, aveva incaricato il personale in appalto della vigilanza di rimuovere dalle mura dello stabilimento livornese striscioni e bandiere della Fiom-Cgil e delle altre organizzazioni sindacali. Un insulto inaccettabile nei confronti dei lavoratori e del sindacato, in ossequio al potente in visita. In particolare si è trattato di una grave offesa nei confronti della Fiom e più in generale nei confronti della Cgil. Un’offesa a cui i lavoratori delle ditte in appalto della raffineria hanno risposto con la grande partecipazione all’assemblea di stamani davanti ai cancelli dello stabilimento. L’importante partecipazione all’iniziativa – indetta dal Coordinamento unitario rsu ditte appaltatrici Eni – ha rappresentato la miglior risposta possibile nei confronti di un atto arrogante e senza precedenti. Rivolgiamo anche un ringraziamento ai rappresentanti delle segreterie provinciali Filctem-Cgil e Filcams-Cgil, e ai rappresentanti della Fiom-Cgil regionale, per aver partecipato al presidio. La questione non è però di certo finita, simili atti non devono più ripetersi: stiamo pertanto valutando se ci siano gli estremi per perseguire il comportamento dell’azienda a livello giuridico.

Mauro Macelloni Segreteria Fiom Cgil Livorno

 

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