Filcams Cgil, tagliati servizi pulizie a Cr Volterra Sciopero. Sindacati bancari, 12% posti a rischio

La Filcams Cgil è contraria ai tagli del servizio di pulizia della Cassa di Risparmio di Volterra. “La nuova azienda subentrata l’1 gennaio 2022 – spiega il sindacato – ha proposto condizioni di lavoro molto diverse: parliamo del 30-35% in meno di ore contrattuali. Il taglio di ore lavorative corrisponde ovviamente ad un taglio alla retribuzione delle lavoratrici, tutte già con contratti part time, stipendi che non permettono, nella maggior parte dei casi, nemmeno la sussistenza”. Domani venerdì 4 febbraio, sono previsti sciopero e presidio davanti alla sede a Volterra (Pisa), con lavoratori e lavoratrici della Cassa di Risparmio di Volterra e dell’appalto. Le condizioni poste “non hanno permesso di fare nessun accordo di passaggio di appalto, anche perché la riduzione non corrisponde ad una diminuzione delle sedi da pulire o alla diminuzione della frequenza della pulizia: semplicemente è diminuito l’importo economico che la Cassa di Risparmio di Volterra paga per questo servizio, e così l’azienda taglia le ore di lavoro, sicuramente pretendendo gli stessi livelli di pulizia”. “Non sarà possibile garantire il servizio così come fatto finora – conclude Filcams -, ci sarà un minor risultato, che indubbiamente, ancora in piena fase pandemica, significa una minore pulizia e sanificazione, con rischi aumentati per i lavoratori bancari ma anche per la clientela dell’Istituto di Credito. In questa situazione non possiamo che attribuire la stessa responsabilità all’azienda affidataria del servizio ed alla Cassa di Risparmio. Basta al continuo ribasso sui servizi! Basta alle committenze che pur di risparmiare fanno pagare le conseguenze alle lavoratrici e lavoratori degli appalti, l’anello più debole della catena dei servizi!”. (ANSA).
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Banche: sindacati bancari, due giorni di sciopero alla Cr Volterra 12% posti a rischio per esternalizzazioni
I sindacati dei bancari Fabi, First Cisl, Fisac Cgil e Ulca hanno proclamato due giornate di sciopero il 4 e 11 febbraio “per scongiurare lo smembramento della Cassa di risparmio di Volterra tramite una prossima operazione di spin off in cui potrebbero essere ceduti ad aziende esterne non solo buona parte delle lavorazioni finora effettuate internamente alla banca ma anche circa 50 lavoratori in esse coinvolte (pari al 12% dei dipendenti)”. Scopo della protesta è “ottenere il ripristino del contratto integrativo aziendale (cancellato con un colpo di spugna dalla banca stessa) quale condizione necessaria per l’apertura delle trattative del suo rinnovo”. I sindacati inoltre esprimono inoltre la loro “totale contrarietà ad ogni futura chiusura dei cosiddetti ‘sportelli di prossimità’ che rappresenterebbe un ulteriore impoverimento del territorio a danno delle piccole comunità”. Il 4 febbraio alle ore 10 in occasione della prima delle due giornate di sciopero, concludono le organizzazioni sindacali, “è stato organizzato un presidio in piazza dei Priori sotto la sede della Cassa di Risparmio di Volterra”. (ANSA).

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