“Fidi Toscana, una società abbandonata?”: l’allarme di Fisac Cgil e Unisin. “Situazione intollerabile”

“Fidi Toscana, finanziaria della Regione Toscana, una società abbandonata?”: l’allarme di Fisac Cgil e Unisin Fidi Toscana. “L’uscita di scena, qualche giorno fa, del Direttore Generale e di alcuni stretti collaboratori, peraltro con il Consiglio di Amministrazione in prorogatio oramai da diversi mesi, lascia di fatto l’azienda senza governance e i lavoratori senza interlocutori. Situazione non più tollerabile, senza risposte da chi di dovere si apre una stagione di conflitto”

Ma cosa succede in Fidi Toscana la finanziaria della Regione?
Dopo la riorganizzazione degli anni scorsi quando, per riequilibrare la situazione di bilancio, una quindicina di dipendenti sono stati, attraverso una complessa procedura di eccedenza di personale, trasferiti a Sviluppo Toscana S.p.a. (società “in house” della stessa Regione), la confusione regna sovrana.
Durante tutta la campagna elettorale e durante i primi mesi della legislatura il Presidente della Giunta Regionale e l’Assessore alle Attività Produttive, hanno prospettato varie ipotesi con al centro l’idea che Fidi dovesse essere il perno del rilancio e della gestione dei fondi finalizzati alla ripresa, affiancando efficacemente imprese e lavoratori in un quadro di valorizzazione delle grandi competenze professionali presenti in azienda.
Le differenti ipotesi tecniche funzionali al rilancio e prospettate anche alle OO.SS., in occasione di appositi incontri, andavano dalla trasformazione dell’azienda in società “in house”, con l’obiettivo di continuare a sostenere, con nuovi strumenti, il tessuto produttivo ed economico della Toscana, alla fusione con altre aziende nel quadro della razionalizzazione delle imprese a controllo regionale. Purtroppo nonostante il tempo trascorso e il lavoro svolto dall’Advisor Prometeia al riguardo, non sembra sia stata raggiunta una ipotesi conclusiva in merito a quale missione affidare alla Fidi e quindi quale sia il futuro delle Lavoratrici e dei Lavoratori coinvolti.
L’uscita di scena, qualche giorno fa, del Direttore Generale e di alcuni stretti collaboratori, peraltro con il Consiglio di Amministrazione in prorogatio oramai da diversi mesi, lasciano di fatto l’azienda senza governance e i lavoratori senza interlocutori.
Da tempo sollecitiamo la Regione Toscana, quale azionista di maggioranza, a chiarire cosa vuol fare della Fidi, in relazione a obiettivi, piani industriali e assetto dell’impresa che sono gli elementi fondamentali al fine di un miglior utilizzo delle professionalità esistenti in questa importante realtà.
Siamo consapevoli che stiamo vivendo un periodo del tutto eccezionale, con la pandemia ancora in corso, che ha stravolto l’economia e reso ancor più complessa la gestione dei bilanci della stessa Regione.
Nonostante ciò, e soprattutto in seguito agli sviluppi recenti che hanno interessato la società, riteniamo sia arrivato il momento di dare risposte alle Lavoratrici e ai Lavoratori che da anni sono in attesa di conoscere quale sarà il loro futuro.
Chi è chiamato a farlo ha il dovere di decidere quanto prima, confrontandosi con le organizzazioni sindacali e i lavoratori coinvolti. Non c’è più tempo da perdere!
Questa situazione non è più tollerabile, anche perché con il passare del tempo la situazione non potrà che aggravarsi e se non saranno date quanto prima positive risposte alle aspettative dei colleghi non si potrà che dar corso ad una stagione di conflitto.

FISAC CGIL FIDI TOSCANA
UNISIN FIDI TOSCANA

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