Beni confiscati: Toscana, 3,5 mln a Comuni per recupero

Uno stanziamento di 3,5 milioni di euro, 1,5 milioni per il 2022 e 2 milioni per il 2023, destinati ai Comuni toscani per la riqualificazione e il recupero a fini sociali o istituzionali dei beni confiscati alla criminalità organizzata. E’ quanto stanziato dalla Giunta toscana in base alla misura introdotta dalla legge regionale approvata il 29 novembre scorso, che prevede contributi regionali per gli investimenti su questa particolare tipologia di immobili. “Sono molto orgoglioso di questa misura – dichiara il presidente della Regione Eugenio Giani – perché ci consente di perseguire il triplice scopo di dare un segnale contro le mafie, di dare un contributo alla ripartenza e di sostenere i comuni nella riqualificazione di immobili a vantaggio delle proprie comunità, evitando il rischio che gli edifici finiscano in preda all’abbandono. Sono certo che le amministrazioni non si lasceranno sfuggire questa occasione”. In vista del provvedimento attuativo, spiega una nota, l’assessorato alla cultura della legalità guidato da Stefano Ciuoffo ha inviato una lettera a tutti i sindaci dei Comuni toscani, ai presidenti della Città metropolitana di Firenze e delle Province, ad Anci e a Upi, invitandoli a segnalare agli uffici regionali la propria manifestazione di interesse entro il 31 gennaio. “Il ridare vita a luoghi come questi con finalità istituzionali o sociali è un simbolo per la lotta alla criminalità – afferma Ciuoffo -. I Comuni molto spesso, soprattutto quelli piccoli, non hanno le necessarie risorse per la riconversione degli immobili e quindi questa azione nel tempo rischia di arenarsi. Con questa legge vogliamo porre rimedio a ciò per velocizzare la realizzazione dei tanti progetti ancora fermi”. (ANSA).

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