Bnl, primo sciopero dal 1990 Protesta contro esternalizzazione di oltre 900 dipendenti dell’IT e del back-office

Filiali chiuse e presidi davanti alla sede generale di Roma e a Napoli nel primo sciopero dei dipendenti della Bnl dal 1990. Giornata di mobilitazione proclamata  da tutte le organizzazioni sindacali del settore: Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin

I dipendenti della banca già di proprietà del Tesoro protestano contro il piano di esternalizzazioni annunciato dall’azienda controllata dal gruppo francese Bnp Paribas che prevede, tra l’altro, le esternalizzazioni di oltre 900 dipendenti dell’IT e del back-office, su un totale di 11.500 addetti distribuiti tra uffici centrali e oltre 700 agenzie sparse su tutto il territorio italiano.
Le esternalizzazioni interessano circa l’8% della forza lavoro della banca.. I sindacati denunciano un atteggiamento di chiusura della banca con la quale gli aziendali hanno trattato dallo scorso mese di settembre senza esito. Ora la vicenda è all’attenzione dei segretari generali delle sigle del credito.
“Lo sciopero è ben riuscito – dichiara a Radiocor Nino Baseotto, segretario generale Fisac Cgil – la banca rifletta attentamente”. Il leader dei bancari della Cgil sottolinea come non sia accettabile che un’azienda che dichiara di essere in piena salute affronti progetti “di smembramento e di indebolimento della struttura che non possiamo accettare per la difesa delle professionalità esistenti”.
La Bnl, aggiunge il segretario generale della Fisac, affronti il confronto e discuta realmente “noi certamente non possiamo firmare accordi contra legem, che prevedano la lesione di diritti individuali delle persone e se abbiamo scioperato e’ per ottenere un dialogo ed un accordo rispettoso dei diritti delle persone”.

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