Caporalato: controlli a Prato task force Ispettorato Lavoro

Controlli a Prato su caporalato, lavoro nero, violazioni in materia di orario di lavoro e in materia di sicurezza sul lavoro. Evidenziato oggi il quadro che emerge a Prato a seguito dell’attività di vigilanza compiuta nell’arco di un mese, dal 22 novembre al 17 dicembre, da diverse task force dell’Ispettorato del Lavoro, che hanno esaminato i settori della produzione e commercio di confezioni, manifattura, laboratori di produzione sofà, negozi all’ingrosso e laboratori di conceria della città e della provincia. “Il lavoro delle nostre task force continua a produrre ottimi risultati – ha dichiarato il direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, Bruno Giordano – disvelando casi di sfruttamento, di caporalato e di violazione delle norme in materia di sicurezza in diversi settori produttivi”. In particolare, nella settimana dal 22 al 26 novembre, gli ispettori hanno controllato – assieme ad altri enti – 13 laboratori di confezionamento e due esercizi di vendita. I controlli hanno riguardato la regolare costituzione dei rapporti di lavoro, il rispetto dei contratti collettivi e delle norme in materia di salute e sicurezza. Dalle verifiche tecniche sono emerse, per tre aziende, violazioni delle norme in materia di viabilità, emergenza, climatizzazione, areazione) e, per una, violazioni riguardanti la rimozione dei dispositivi di sicurezza delle macchine. Dalle verifiche amministrative è emersa l’occupazione irregolare di 32 lavoratori, dei quali 16 sprovvisti di permesso di soggiorno; ciò ha determinato la denuncia all’autorità giudiziaria di sei datori di lavoro e l’arresto di uno di loro, nonché l’adozione di 9 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale. Sono state, infine, effettuate due denunce per il reato di caporalato. Nella settimana dal 29 novembre al 3 dicembre i settori controllati del confezionamento in serie di articoli di abbigliamento, manifattura, laboratori di produzione sofà, dove sono emersi casi lavoro nero, occupazione di manodopera priva di regolare permesso di soggiorno, violazioni in materia di orario di lavoro e di riposi giornalieri e settimanali, omessa tracciabilità del pagamento delle retribuzioni. Nella settimana dal 6 al 11 dicembre, 10 gli accessi ispettivi effettuati in laboratori di confezioni e negozi all’ingrosso: le aziende ispezionate sono risultate tutte irregolari: sei lavoratori erano sprovvisti di titolo di soggiorno idoneo allo svolgimento di attività lavorativa sul territorio nazionale. Sono stati adottati 7 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, 5 dei quali per lavoro nero, uno per violazioni in materia di sicurezza (mancata redazione del documento di valutazione dei rischi) e 1 per entrambe le tipologie di violazione (lavoro nero, mancata formazione, omessa sorveglianza sanitaria, omessa nomina del medico competente). Nella settimana dal 13 al 17 dicembre, l’attività di vigilanza ha riguardato la regolare costituzione dei rapporti di lavoro e il rispetto dei contratti collettivi: 29 le posizioni lavorative esaminate e 4 le aziende ispezionate nel corso della verifica, che ha condotto all’adozione di 3 provvedimenti di sospensione per l’impiego irregolare di 13 lavoratori, 7 dei quali privi di permesso di soggiorno. (ANSA).

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