Ucciso nel Pratese: killer in fuga, complice non risponde gip

Si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip nell’udienza di convalida al tribunale di Prato, stamani, l’imbianchino di 35 anni arrestato dai carabinieri dopo l’omicidio di Comeana. L’uomo accompagnava il presunto killer di Gianni Avvisato, il 38enne ucciso con un colpo di pistola sulla porta di casa. Stamane, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, l’imbianchino trentacinquenne fermato 12 ore dopo l’omicidio si è avvalso della facoltà di non rispondere. E’ accusato di concorso in omicidio con il ricercato. Dopo le sue prime dichiarazioni iniziali, che confermavano la sua presenza sul luogo del delitto, l’uomo aveva collaborato con i carabinieri sostenendo di non esser stato lui a sparare e indicando le generalità del 55/enne che era con lui ossia Stefano Marrucci, il quale presumibilmente avrebbe premuto il grilletto della pistola calibro nove che ha ucciso Avvisato. I precedenti di polizia e penali di Marrucci sono numerosi: rapine, risse, evasioni, ma anche un omicidio, quello del boss della mafia catanese Agatino Mirabella, nel 1987. Per questo delitto, che avvenne per motivi di gelosia verso una donna, il ricercato era stato condannato a 20 anni di carcere in via definitiva. Nell’udienza di convalida i difensori del 35enne hanno chiesto al giudice di modificare la misura cautelare dall’arresto in carcere – dove l’imbianchino si trova adesso – ai domiciliari.
Il gip però ha convalidato l’arresto e stabilito di mantenere la misura cautelare del carcere per valutare meglio la personalità dell’arrestato, soggetto che viene ritenuto pericoloso.

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