Cannabis terapeutica: Costa, presto bandi produzione aziende ‘Obiettivo l’autosufficienza’

“Nelle prossime settimane saranno pronti i bandi per la coltivazione di cannabis terapeutica ad uso medico da parte di aziende pubbliche e private”. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa alla trasmissione ‘Mi manda Rai3′. “Stiamo varando dei bandi che diano la possibilita’ di coltivare cannabis ad uso medico anche ad aziende private e pubbliche per essere in grado di raggiungere l’obiettivo di essere autosufficienti nell’ambito della produzione. Questo – ha detto – e’ un tema che stiamo affrontando insieme al Ministero dell’agricoltura e al Ministero dell’interno, siamo a buon punto del percorso”.
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Cannabis terapeutica: Coldiretti, da bandi 10mila posti lavoro ‘Da campi a flaconi. Disponibili da subito mille ettari terreno’
In Italia la coltivazione, trasformazione e commercio della cannabis a scopo terapeutico per soddisfare i bisogni dei pazienti potrebbe garantire fino a 10mila posti di lavoro, dai campi ai flaconi. E’ quanto stima la Coldiretti nel commentare l’annuncio del sottosegretario alla Salute Andrea Costa sul fatto che “nelle prossime settimane saranno pronti i bandi per la coltivazione di cannabis terapeutica ad uso medico da parte di aziende pubbliche e private” con l’obiettivo di raggiungere l’autosufficienza produttiva. “In Italia la richiesta di prodotti terapeutici a base di cannabis è in costante crescita ma – sottolinea Coldiretti – viene soddisfatta soprattutto dalle importazioni poiché al momento la sola produzione consentita è quella nello Stabilimento Chimico farmaceutico militare di Firenze, l’unico autorizzato alla coltivazione”. “Solo utilizzando gli spazi già disponibili nelle serre abbandonate o dismesse a causa della crisi nell’ortofloricoltura, la campagna italiana – sottolinea la Coldiretti – può mettere a disposizione da subito mille ettari di terreno in coltura protetta. Si tratta di ambienti al chiuso dove più facilmente possono essere effettuate le procedure di controllo da parte dell’autorità preposte per evitare il rischio di abusi. Una opportunità che va attentamente valutata per uscire dalla dipendenza dall’estero e avviare un progetto di filiera italiana al 100% che unisce l’agricoltura all’industria farmaceutica”. Una “prima sperimentazione che – conclude Coldiretti – potrebbe aprire potenzialità enormi se si dovesse decidere di estendere la produzione in campo aperto nei terreni adatti: negli anni 40 con ben 100mila ettari coltivati l’Italia era il secondo produttore mondiale della cannabis sativa, che dal punto di vista botanico è simile alla varietà indica utilizzata a fini terapeutici”. (ANSA).

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