Economia civile: le proposte degli studenti per il futuro Presentate al Fnec a Firenze

In occasione della giornata conclusiva del Festival di Economia civile a Firenze giovani protagonisti con il panel intitolato “Next ‘Civil’ Generation”: i ragazzi delle scuole superiori coinvolte dal Fnec in questo anno scolastico hanno presentato desideri, aspirazioni e impegni per un futuro migliore e un presente più civile. Ad intervenire gli studenti del liceo statale de Cosmi di Palermo e dell’Istituto tecnico commerciale Rosa Luxemburg di Bologna. “Vorremmo darvi la nostra interpretazione del Pnrr – hanno dichiarato i ragazzi – dandovi la nostra idea per intervenire, in maniera seria, sul territorio con un progetto che sia da sprone per noi giovani. Vogliamo farci sentire per un mondo accessibile a tutti, con una buona connessione tra le scuole per favorire la transazione ecologica e tecnologica”. Gli studenti hanno poi chiesto “materiale sostenibile, per educarci anche in maniera autonoma. Al contempo rivendichiamo l’importanza di una mobilità sostenibile, collegata al rispetto delle culture altrui: le differenze vanno valorizzate. Vi chiediamo di non parlare dei giovani per imporre delle mode, ma di parlare con i giovani per crearle”. Gli studenti hanno ribadito i punti programmatici del progetto: “Consegna del Next Simil Generation al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, incontro con il ministro dell’Istruzione Bianchi per sottoporre una revisione del Byod (il programma Miur 2018 per la didattica digitale integrata) e mettere in rete tutte le scuole italiane in una piattaforma digitale di scambio e crescita, costruire delle pillole video che colpiscano la nostra generazione per diventare insieme influencer dell’economia civile e sostenibile e sottoporli al ministro Bianchi, diffondere, attraverso la piattaforma tecnologica delle Scuole in Rete, le pillole video e moltiplicare ‘l’effetto wow’ della nostra influenze”. Tra i protagonisti oggi dell’ultima giornata di lavori i giovani, con Elisa Cappa Bava, membro dello European Youth Parlament, che ha spiegato: “La speranza dei giovani, sempre più riuniti in associazioni come quella di ‘Friday for future’, è quella di coniugare politiche veloci ed efficaci, ma che facciano particolare caso ad esigenze di necessità lavorativa e ad una spesa sostenibile. Coniugare, quindi, l’elemento sociale a quello ambientale”. (ANSA).

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