Carceri: sindacati agenti, ‘basta violenze, governo ci tuteli’ Pronti a iniziative, Cartabia ci riceva subito

E’ “inammissibile e non più tollerabile, che gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria debbano rischiare la propria vita per le cruente violenze subite da detenuti refrattari ad ogni regola che disciplina la vita penitenziaria e a causa delle stratificate criticità rispetto alle dotazioni organiche, strumentali e strutturali che caratterizzano il sistema penitenziario”. I sindacati maggiormente rappresentativi della polizia penitenziaria – Sappe, Osapp,Uilpa ,Sinappe,Uspp, Fns Cisl e Fp Cgil- sono sul piede di guerra. Hanno chiesto un incontro “urgentissimo” alla ministra della Giustizia Marta Cartabia e sollecitano l’attenzione di tutto il governo perchè intervenga con misure concrete a “tutela dell’incolumità del personale che lavora nelle carceri italiane”. E in una conferenza stampa convocata per il 6 ottobre, si apprestano a denunciare “le inaccettabili condizioni di lavoro in cui è costretto a operare il personale di Polizia Penitenziaria” e ad annunciare “iniziative” in assenza di risposte da parte del governo necessarie a “ridare serenità agli operatori che devono garantire la sicurezza e la legalità nelle carceri dello Stato italiano”. A provocare la reazione dei sindacati “il ripetersi di gravissimi episodi”. Gli ultimi, particolarmente “preoccupanti”, si sono verificati nel carcere fiorentino di Sollicciano ( dove “un detenuto ha tentato di dare fuoco ad un agente”) e nel penitenziario di Frosinone: in questo caso un detenuto con un’arma da fuoco ricevuta tramite un drone ha minacciato l’addetto alla sezione detentiva. (ANSA).

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