Gkn, la trattativa deve partire, ma prima si ritirino i licenziamenti

De Palma-Calosi (Fiom nazionale e Fiom Firenze): “Ma prima ci vuole il ritiro dei licenziamenti”. Il sindacato rilancia le proprie richieste dopo la manifestazione che si è tenuta a Firenze nel giorno in cui si è ricordata la liberazione della città dal nazifascismo. In ballo centinaia di posti di lavoro

“All’indomani della Liberazione di Firenze, celebrata quest’anno all’insegna della solidarietà verso i lavoratori della Gkn e tutti coloro che rischiano di perdere il diritto al lavoro, vorremmo ricordare che siamo ancora in attesa di una nuova convocazione al tavolo ministeriale. Dal 4 agosto sono trascorsi tanti giorni e non abbiamo ricevuto alcuna risposta pertanto il ministero riapra il confronto”. Lo dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom e responsabile automotive, e Daniele Calosi, segretario generale Fiom di Firenze e Prato

“Siamo pronti alla trattativa, togliendo dal tavolo la pregiudiziale dei licenziamenti attraverso il ritiro della procedura di licenziamento collettivo e l’attivazione delle 13 settimane di cassa integrazione ordinaria. Per noi e per i lavoratori dello stabilimento Gkn, è necessario trovare soluzioni di continuità, visto che non sussiste alcun problema di qualità e quantità della produzione. Qualsiasi ipotesi di cessazione di attività e la relativa cassa brucerebbe una parte importante è qualificata della capacità industriale di Firenze e del Paese. Lo stabilimento è nelle condizioni di continuare a produrre subito: si riparta”, proseguono i due dirigenti sindacali

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