Violenza di genere, in locali Pisa si insegnerà riconoscerla Intesa Confcommercio-Polizia. E’ la prima città in Italia

I pubblici esercizi pisani saranno un presidio sul territorio contro la violenza di genere. Grazie all’impegno della Confcommercio di Pisa e del neocostituito gruppo Fipe Donna provinciale, bar, ristoranti e locali, luoghi per eccellenza di incontro e socialità, diventano strategici nelle attività di informazione, formazione e sensibilizzazione su un tema di drammatica attualità e il progetto lì renderà riconoscibili come punto di riferimento e luogo sicuro e rafforzerà la sicurezza al loro interno. Pisa è la prima città italiana a sottoscrivere questo protocollo con la Polizia di Stato che formerà i titolari dei pubblici esercizi a riconoscere il pericolo. “Troppo spesso i pubblici esercizi vengono dipinti come luoghi pericolosi – sottolinea Valentina Picca Bianchi, presidente nazionale del Gruppo donne imprenditrici di Fipe-Confcommercio – o luoghi nei quali si pensa che sia lecito fare avances spinte alle ragazze che servono ai tavoli, o nei quali un sorriso in più fatto da una donna che lavora dietro a un bancone viene subito male interpretato. Vogliamo ribaltare questo stereotipo e rafforzare i nostri locali in presìdi di legalità e sicurezza, creando una rete per promuovere e diffondere la cultura di genere. Per le dipendenti, le clienti e le titolari di aziende. E il primo passo per prevenire la violenza è quello di riconoscere i segnali di pericolo. Grazie al supporto della Polizia di Stato, insegneremo a donne e uomini a riconoscere questi segnali e come reagire”. “Legalità e sicurezza – osserva il prefetto di Pisa Giuseppe Castaldo – costituiscono i requisiti imprescindibili per l’attività economica. Il tema è delicato e la nostra provincia non è esente dai fenomeni di femminicidio. L’attenzione del ministero su questo tema è elevatissima, sul piano dell’ascolto, della prevenzione, del contrasto e questa iniziativa è davvero meritoria”. (ANSA).

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