Cgil: “Dopo lo sblocco dei licenziamenti ‘liquidati’ 152 lavoratori via email in Brianza”

Il sindacalista Pietro Occhiuto: “Siamo alla barbarie. Difenderemo i posti di lavoro”. L’azienda è la Gianetti Fad Wheel, di Ceriano Laghetto
La Gianetti Fad Wheel, azienda di Ceriano Laghetto (Monza), ha annunciato la chiusura dello stabilimento e il licenziamento di 152 lavoratori, i quali hanno ricevuto la notizia via email. Per il  segretario generale della Fiom Cgil Brianza, Pietro Occhiuto, la decisione è “assolutamente collegata allo sblocco dei licenziamenti” varato nei giorni scorsi dal governo: “Siamo alla barbarie, difenderemo i posti di lavoro”, ha aggiunto il sindacalista.
Licenziati via email dopo il turno di notte
“Nulla lasciava presagire un epilogo di questa natura, venerdì gli operai che hanno finito il turno di notte si erano salutati dandosi appuntamento per domani”, quando hanno invece ricevuto, sabato pomeriggio, “una mail con la quale si annunciava la collocazione in ferie per poi andare in permesso retribuito fino a quando non si chiuderà definitivamente lo stabilimento di Ceriano”.
Un’indecenza, nessun ricorso agli ammortizzatori
“Essere licenziati via mail è una vera e propria indecenza – ha proseguito – che calpesta la dignità delle persone e per questo siamo in assemblea permanente, con presidi ai cancelli a difesa dei posti lavoro. Stupisce che la Gianetti, associata a Confindustria, se ne freghi di quanto sottoscritto tra governo e parti sociali”, annunciando “la chiusura dello stabilimento e il licenziamento delle persone senza neppure far ricorso agli ammortizzatori sociali”. Infine ha concluso: “Confindustria è in grado di garantire che le aziende a lei associate rispettino i patti siglati con il sindacato?”.
La sottosegretaria Accoto: “Risultato della mancata proroga del blocco dei licenziamenti” “152 operai licenziati dalla Gianetti Fad Wheel, in Brianza, sono il primo risultato della mancata proroga del blocco dei licenziamenti”. Ad affermarlo è il sottosegretario al ministero del Lavoro, Rossella Accoto. “Decine di commentatori – ha aggiunto – si sono spellati le mani nel plaudire all’accordo della scorsa settimana che prevede interlocuzioni, ricordo non vincolanti, tra aziende e sindacati prima di licenziare. Ora chiedo: come mai puntualmente si licenzia senza accordi? Come mai Confindustria si straccia le vesti per la proroga del blocco e non proferisce verbo se gli industriali, prevedibilmente, disattendono gli accordi sottoscritti?”.
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