Domani 17 giugno alle 15 è previsto un incontro tra il ceo di Liberty, la direzione aziendale e le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici territoriali. È un passaggio molto importante questo, in quanto per la prima volta da quando è iniziata la “crisi Liberty Magona” abbiamo la possibilità di confrontarci con chi può e deve fornirci con chiarezza il quadro attuale e quello futuro che riguarda Magona e l’indotto delle ditte che operano nello stabilimento (complessivamente si parla di circa 700 famiglie, perlopiù oggi in cassa integrazione e senza prospettiva certa di una ripresa produttiva che sia strutturale).
E’ evidente quindi l’importanza delle risposte che chiederemo al tavolo, la loro certezza, i tempi e gli obiettivi. Per noi Magona deve andare in continuità produttiva perché il punto essenziale di ogni qualsiasi prospettiva futura dello stabilimento è non perdere gli ordini dei clienti.
Dopo di che vogliamo un progetto vero, condiviso, positivo, che offra continuità e sviluppo allo stabilimento garantendo il lavoro e certezza sociale. Sulla base di queste nostre considerazioni incalzeremo il ceo: non accetteremo affermazioni inconcludenti che tendano solo a prendere tempo.
Domani alle 8, davanti all’entrata della direzione, Fim Fiom Uilm hanno convocato un presidio dei lavoratori Magona per marcare la nostra presenza e dare pressione all’incontro del pomeriggio. Dopo l’incontro si terrà un’assemblea davanti alla portineria Liberty dove le organizzazioni sindacali comunicheranno l’esito e la sostanza dell’incontro con il ceo, la valutazione sindacale e le iniziative da intraprendere. L’assemblea sarà inoltre l’occasione per illustrare ai lavoratori gli esiti degli incontri istituzionali già avvenuti (come ad esempio quello che avremo oggi con il prefetto di Livorno ed il presidente della Regione).
Segreteria Fiom Cgil Livorno