“Siamo favorevoli ad un salario minimo che non indebolisca la contrattazione ma, anzi, che la rafforzi”.
Lo ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, in occasione della riunione del Consiglio europeo dei ministri del Lavoro. Orlando ha poi sottolineato che “non c’è ingiustizia più grande che avere lavoratori che non hanno un salario dignitoso e che, addirittura, sono al di sotto della soglia di povertà”.
Secondo il ministro “esiste un dumping salariale che può indebolire le conquiste sociali che si sono realizzate”.
Quanto al salario minimo, dopo essersi detto favorevole alla misura, Orlando ha spiegato che vanno definiti “i criteri dei soggetti autorizzati alla contrattazione perchè conosciamo il rischio di produrre i cosiddetti contratti pirata, prodotti cioè da organizzazioni non sufficientemente legittimate”.
“Con la centralità delle parti sociali – ha osservato il ministro del Lavoro – noi crediamo che la direttiva cerchi di coniugare l’esigenza di valorizzare il meglio della contrattazione e di garantire contemporaneamente il salario minimo. Sappiamo che la contrattazione non riguarda solo il salario” ma “sappiamo anche che, in alcuni casi, la contrattazione non c’è o non basta e per questo noi siamo favorevoli al punto di equilibrio che si è cercato fino a qui e ci auguriamo che la presidenza slovena porti avanti questo lavoro con successo”. da ildiariodellavoro.it
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