Pesca: progetto recupero reti dismesse e riuso gusci arsella Toscana tra partner per economia circolare

Isole ecologiche nel porto di Livorno per il recupero delle reti da pesca dismesse. E anche uno studio per riutilizzare i gusci di arselle sia in agricoltura sia nella realizzazione di prodotti da reintrodurre in mare come reti, nasse, attrezzi da pesca in alternativa a quelli fatti in plastica, piombo e terracotta. Sono le due azioni pilota in cui è impegnata la Regione Toscana nel progetto transnazionale Pri.s. Ma-Med finanziato nell’ambito del Programma di cooperazione territoriale Italia-Francia Marittimo e che vede coinvolte le Regioni Liguria, capofila, Sardegna, la Corsica e altri enti pubblici e istituti di ricerca. Obiettivo del progetto, spiega una nota, innovare la governance e la gestione integrata nei porti commerciali, di rifiuti e scarti derivanti da pesca, acquacoltura e diporto attraverso l’adozione di un Piano rifiuti e scarti pesca/acquacoltura/diporto che si basi sul recupero e il riutilizzo e quindi sull’economia circolare. Il progetto nasce alla luce dell’assenza o comunque della forte carenza registrate nei porti di spazi di stoccaggio rifiuti e di smaltimento, per non parlare della assenza totale delle pratiche di riutilizzo della frazione organica. E si rivolge a pescatori, acquacoltori, diportisti, autorità portuali ed enti gestori.

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