Piombino: Rota (Fiom), fatti non parole ‘Jsw faccia investimenti, governo presenti piano siderurgia’

“La vertenza siderurgica del territorio piombinese diventa sempre più delicata, non solo per la situazione riguardante la ex Lucchini, oggi di proprietà indiana, ma anche alla luce di quanto potrebbe succedere alla Magona, anch’essa di proprietà indiana. Il rinvio a lunedì prossimo dell’incontro con Jsw conferma e rende ancora più evidente la mancanza di guida e di progetto da parte di Jindal che da settembre – dopo l’annuncio del governo di voler entrare nella compagine societaria – non è stato in grado di presentare un piano industriale di vero rilancio del sito”. Così Mirco Luigi Rota, coordinatore siderurgia Fiom Cgil nazionale, secondo cui “ormai è il tempo del rilancio affinché i fatti prendano il posto delle tante dichiarazioni di questi mesi”. “A questo si aggiunge l’assenza di un piano strategico del Governo della siderurgia – aggiunge Rota in una nota -, che dovrebbe considerare Piombino uno dei sui poli produttivi principali. Questa situazione è davvero gravissima ed insostenibile per i lavoratori che giustamente stanno manifestando il loro disagio e anche nell’interesse della stessa città e comprensorio”. Per il sindacalista “il ministro dello Sviluppo economico deve convocare immediatamente le parti affermando in modo chiaro quali siano le reali intenzioni del Governo. In primis per quanto riguarda lo stabilimento Jsw, ma anche guardando al vicino stabilimento Liberty Magona non escludendo un progetto – anche di integrazione – che salvaguardi e rilanci i due principali stabilimenti siderurgici toscani”. “Sono passati ormai troppi mesi – conclude Rota -, sono state spese molte parole e ipotizzati interventi e progetti senza che nulla sia accaduto. Ora serve chiarezza e concretezza sia da parte della proprietà che deve fare gli investimenti necessari sia da parte del Governo circa il piano nazionale della siderurgia che sia credibile”. (ANSA).

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