Su un organico di 37.181 unità, ad oggi sono 32.545 gli agenti di polizia penitenziaria realmente operativi. La differenza fra personale previsto e personale effettivamente presente è pari al 12,5%. Lo evidenzia il Rapporto sulle condizioni di detenzione dell’associazione Antigone. La carenza di agenti rispetto all’organico non è però equamente distribuita a livello nazionale. Ci sono provveditorati con un sotto organico superiore al 20%, come in Sardegna e in Calabria, segnala l’associazione, e altri invece con un numero di unità effettive leggermente superiore al numero di quelle previste, come in Campania e in Puglia-Basilicata. Stessa carenza anche per gli educatori. Con un organico previsto di 896 unità, sono ad oggi – si legge nel rapporto – 733 i funzionari giuridico-pedagocici effettivamente presenti negli istituti penitenziari. Il sotto organico totale è pari a più del 18%, a fronte del 13,5% registrato a metà 2020. I provveditorati con carenze di organico più significative sono la Campania e l’Emilia Romagna-Marche. (ANSA).
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