La procura di Pisa ha iscritto nel registro degli indagati, con l’ipotesi di reato di corruzione e rivelazione di segreto d’ufficio, altri tre agenti della polizia municipale pisana nella seconda tranche di un’indagine chiusa il 29 gennaio scorso che interessa 12 persone tra vigili urbani, professionisti e un geometra del Comune accusato di ricevere benefit in cambio di soffiate su possibili controlli amministrativi a carico degli esercizi commerciali del centro cittadino. La notizia è stata pubblicata stamani sul quotidiano Il Tirreno. La nuova inchiesta è di fatto una costola del filone originario relativo ai favori che i vigili urbani facevano ad alcuni esercenti avvisandoli prima dei controlli programmati. Con questo filone sale complessivamente a sei il numero degli agenti raggiunti da avviso di garanzia. L’inchiesta, condotta dai carabinieri e coordinata dal pm Flavia Alemi, era scattata in seguito alla segnalazione al comandante del corpo dell’epoca, da parte di una vigilessa amareggiata dalla condotta dei colleghi e l’ufficiale inoltrò il dossier alla magistratura. (ANSA).
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