Mps: Giani, no a incorporazione. Consiglio, rinviare privatizzazione

‘Realtà assolutamente fattibile che risponde interesse generale’ “Oggi Mps è una banca controllata dallo Stato che può ricapitalizzare una banca il cui piano strategico approvato dall’attuale consiglio prevede una perdita per quest’anno, una situazione di leggera perdita o pareggio tra il 2022 e 2023. Occorre una potenzialità di ricapitalizzazione da parte dello Stato con una cifra più modesta di quella che lo Stato dovrebbe assicurare se volesse imboccare altre strade di incorporazione con altre banche. Una realtà assolutamente fattibile che risponde all’interesse generale”. Lo ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani, intervenendo in Consiglio regionale con una relazione sul Monte dei Paschi di Siena.
“Sono estremamente perplesso per l’operazione che potrebbe portare a fusione per incorporazione – ha aggiunto – , abbiamo visto come soci privati vivrebbero alla stregua di una boccone amaro e quindi con estrema riottosità l’integrazione di Mps in un colosso bancario oggi orientato da soci diffusi prevalentemente internazionali. E loro stessi hanno espresso riottosità”. Per Giani, “si parla di 6 miliardi che lo Stato metterebbe a disposizione del potenziale acquirente di Mps, lo leggo dai giornali e mi suscita sconcerto. Mi auguro che il nuovo Governo riesamini tutta la questione”. (ANSA).
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Mps: Consiglio regionale Toscana, rinviare privatizzazione Approvata risoluzione per salvaguardia sede Siena
Prolungare la presenza dello Stato nel capitale di banca Mps, rinviarne la privatizzazione, salvaguardare l’occupazione, il marchio e il cuore direzionale a Siena: è quanto chiede la risoluzione approvata dal Consiglio regionale della Toscana a maggioranza (tutti favorevoli eccetto consiglieri Fdi che si sono astenuti). Dopo la comunicazione sul futuro della banca del presidente della Toscana, Eugenio Giani, il Consiglio ha condiviso il testo che impegna la Giunta regionale a proseguire il confronto istituzionale con il Governo a “difesa del credito e del risparmio in Toscana alla ricerca delle migliori soluzioni possibili per garantire futuro solido a Mps”, a “valutare qualora possibile il prolungamento del mantenimento della partecipazione pubblica nel capitale della banca con il rinvio della privatizzazione, un ulteriore proroga dalle norma sul Golden power”, a “rimarcare nell’interlocuzione con il Governo alcune azioni fondamentali per la banca e per il territorio, ovvero la salvaguardia del marchio di Mps, la tutela delle professionalità interne, la salvaguardia dell’occupazione, e la permanenza del cuore direzionale di Mps a Siena”. Approvato all’unanimità anche un ordine del giorno di Fdi che “impegna il presidente della Giunta regionale a riferire quanto prima al consiglio circa i propri intendimenti sul futuro di Fidi Toscana”. Durante la discussione su Mps la capogruppo M5s Irene Galletti ha detto che “negli ultimi giorni abbiamo letto sui giornali di una contrattazione politica tra Italia Viva e il presidente Eugenio Giani, al quale sarebbe stato chiesto un posto nella Fondazione in cambio del supporto renziano per una riforma dello Statuto della Regione, che moltiplicherebbe le poltrone in giunta: il famoso nono assessore più due sottosegretari. Ma il Monte non può diventare merce di scambio. Abbiamo chiesto a Giani una presa di posizione netta e ufficiale”. (ANSA).

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