Ferrovie: Legambiente, in Italia metà linee a binario unico. Giovannini ottima scelta

In Italia su 19.353 km di linee ferroviarie è a binario unico il 56,3%” soprattutto al Sud”. Lo rileva Legambiente, presentando Pendolaria 2021, il rapporto sul trasporto ferroviario, da cui emerge che negli ultimi due anni (2019-2020) in Italia non è stato inaugurato nemmeno un chilometro di linee metropolitane ed è aumentato il distacco tra le città italiane e quelle europee, proprio dove più rilevanti sono i ritardi: la dotazione di metro, tram e ferrovie urbane per i pendolari. Un grande ritardo, spiega l’associazione ambientalista, “è quello infrastrutturale che interessa le regioni del Sud e l’integrazione delle diverse modalità di trasporto (aeroporti, porti, stazioni, interporti). Al Meridione troviamo meno treni in circolazione e più lenti, nonché il maggior numero di linee a binario unico e non elettrificate”. Secondo l’associazione ambientalista, “occorre cambiare le priorità infrastrutturali. Dal 2002 al 2018, i finanziamenti statali hanno premiato per il 60% gli investimenti in strade e autostrade, mentre tra 2010 e 2018 sono stati realizzati 298 km di autostrade e 2.479 km di strade nazionali, a fronte di appena 91,1 km di metropolitane e di 58,4 km di linee del tram”. Fuori dalle direttrici principali dell’alta velocità, rileva Legambiente, “la situazione del servizio in questi anni è peggiorata: per gli Intercity, l’offerta in termini di treni/km nel 2019 è scesa del 16,7% rispetto al 2010, così come il numero dei viaggiatori, crollato del 45,9%”. (ANSA).
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Trasporti: Legambiente, serve visione per svolta del ferro Ong, le risorse europee NgEu vanno accompagnate a riforme
Il Next Generation Eu “potrebbe rappresentare la svolta per un trasporto su ferro sostenibile, se le risorse europee disponibili fossero accompagnate da una chiara e puntuale visione di obiettivi, riforme e investimenti che da qui al 2030 guardino in primo luogo agli spostamenti nelle aree urbane e alla rete ferroviaria del Sud. Una visione che finora è mancata”. Lo evidenzia il rapporto Pendolaria 2021 di Legambiente, sul trasporto ferroviario ai tempi del Covid, presentato questa mattina, osservando che a quelle risorse vanno aggiunti i fondi strutturali europei e gli investimenti nazionali. Lo scenario proposto da Legambiente al 2030 prevede in totale investimenti per 13 miliardi di euro per gli interventi sulle linee nazionali e regionali e di 13,7 miliardi per quelli nelle città, oltre ai 5 miliardi per il rinnovo del parco circolante. L’associazione ambientalista suggerisce di “raddoppiare il numero di viaggiatori su treni regionali e metropolitane al 2030, recuperare i ritardi infrastrutturali nelle città, potenziare l’offerta di servizio ed elettrificare le linee ferroviarie al Sud”. Al centro del Recovery Plan, secondo Legambiente, vanno messe “scelte per potenziare l’offerta di servizio, in particolare al Sud, la revisione del contratto Intercity, una riforma del ministero dei Trasporti per accelerare la rivoluzione della mobilità sostenibile nelle città”. Queste scelte di mobilità al 2030 sono “capaci di accelerare la decarbonizzazione”, spiega Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente, in modo da “raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 fissati dall’Unione Europea al 2030 e al 2050” e “migliorare l’accessibilità su ferro in ogni parte d’Italia”. Per Legambiente “un ruolo di primo piano lo devono giocare le aree urbane, dove avvengono oltre due terzi degli spostamenti delle persone. L’obiettivo deve essere incrementare il numero di viaggi al giorno su treni regionali e metropolitane, passando dagli attuali 6 milioni a 10 milioni entro il decennio”. (ANSA).
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Governo: Legambiente, a Giovannini subito nostro contributo “Per sviluppo sostenibile” trasporti
Alla nomina di Enrico Giovannini a nuovo ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Legambiente la definisce “un’ottima scelta”. In occasione della presentazione di Pendolaria 2021, il rapporto sul trasporto ferroviario, l’associazione ambientalista dice “siamo pronti a dare il nostro contributo per uno sviluppo sostenibile che guardi alle priorità del Paese”. (ANSA).

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