Accesso tempestivo al programma vaccinale anti Covid-19 per i lavoratori del settore turistico: è questa la richiesta alle autorità competenti avanzata da Confcommercio Toscana e dalle confederazioni regionali di settore (Federalberghi Toscana, Fipe, Faita, Fiavet, ResCasa) che oggi hanno sottoscritto a Firenze un’intesa con le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. La proposta delle associazioni, si legge in una nota, chiede l’istituzione di un vero e proprio ‘marchio di qualità’ che certifichi ai turisti in arrivo il pieno rispetto delle normative anti-Covid all’interno della rete di accoglienza turistica toscana, dall’albergo al ristorante, dal campeggio alla casa vacanza, passando per guide turistiche e uffici informazioni. La vaccinazione, afferma il documento sottoscritto, è infatti “uno strumento utile a garantire l’esercizio in piena sicurezza dell’attività turistica sia con riferimento agli addetti, sia riguardo alla generalità della popolazione, anche a tutela dei soggetti che non possono essere vaccinati”. Il mondo del turismo in Toscana rappresenta 36.500 imprese e 250.000 occupati, per un valore aggiunto di circa 10 miliardi di euro: la diminuzione del 64% delle presenze turistiche nel 2020, secondo Confcommercio, ha causato una perdita di oltre 6 miliardi di euro di fatturato solo per le aziende del settore, senza contare quelle dell’indotto. (ANSA).
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