Le tabelle mensili dell’Inail sugli infortuni e le malattie professionali ci raccontano che nel 2020 in Toscana sono diminuite sia le denunce di infortunio che quelle della malattie professionali. Ci dicono anche che, in controtendenza con il resto del paese, sono diminuiti anche gli infortuni con esito mortale.
Nel periodo gennaio-dicembre sono state 40.674 le denunce di infortunio, -8.676 sullo stesso periodo del 2019. La provincia con più denunce Firenze (11.904) quella con meno Grosseto (2.002).
Sempre nel periodo gennaio-dicembre di quest’anno sono stati 63 (54 occasione lavoro e 9 in itinere) gli infortuni con esito mortale , 6 in meno che nel 2019.
Dei 63 infortuni con esito mortale 14 sono riconducibili al Covid-19.
La provincia con più morti sul lavoro è Firenze con 22 morti (+2 sul 2019), quelle con meno Pistoia con 2 morti (-3 sul 2019) e Massa Carrara anche lei con 2 morti (-1 sul 2019)
In calo come abbiamo detto anche le denunce di malattie professionali. Sono state 6.815 nel 2020 , meno 1.598 sul 2019. Lucca la provincia con più denunce (1.826), Prato quella con meno (110).
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Toscana_infortuni_lavoro_tabelle_regionali_Gen-Dic_2020
Toscana_malattie_professionali_tabelle_regionali_Gen-Dic_2020
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ITALIA
Covid 19: i dati aggiornati di una strage di lavoratori segnata dal virus
In un anno, il 2020, ben 1270 le vittime, ovvero il 17% in più rispetto al 2019. Addirittura “+35%” per le morti in occasione di lavoro. Il 40% delle morti in occasione di lavoro è dovuto al covid-19: 423 lavoratori su 1056.
Il dato più tragico giunge dalla Lombardia con 222 vittime. Seguono: Piemonte con 107 decessi, Emilia Romagna con 100, Campania con 98, Lazio 72.
Per quanto riguarda le morti sul lavoro per covid: ancora maglia nera alla Lombardia con il 37,6% delle denunce (159 decessi), seguita da: Campania (40 decessi), Emilia Romagna e del Piemonte (37 decessi), Lazio (28 decessi), Puglia (23 decessi). In Toscana sono stati 14
Ad indossare la maglia nera definitiva del 2020 nella classifica nazionale per numero di decessi in occasione di lavoro è la Lombardia con 222 vittime Seguono: Piemonte con 107 decessi, Emilia Romagna con 100, Campania con 98, Lazio 72, Sicilia 67, Veneto 65, Puglia 59, Toscana 54 (+ 9 in itinere), Marche 40, Liguria 39, Calabria 31, Abruzzo 28, Sardegna 22, Trentino Alto Adige 16, Friuli Venezia Giulia 12, Umbria 10, Basilicata 6, Molise 6 e Valle D’Aosta 2.
Diversa la graduatoria del numero di decessi per Covid sul lavoro. Sempre prima la Lombardia dove si evidenzia il 37,6% delle denunce (159 decessi), ma poi troviamo: la Campania (40 decessi), l’Emilia Romagna e il Piemonte (37 decessi), il Lazio (28 decessi), la Puglia (23 decessi). Seguono: la Liguria (20 decessi), la Sicilia (15), la Toscana (14), Abruzzo e Marche (12 decessi), Veneto (10 decessi), Umbria (5 decessi), Calabria (4), la provincia autonoma di Trento e Friuli Venezia Giulia (2), Valle d’Aosta, Sardegna e Molise (1 decesso).
La provincia in cui si muore di più in occasione di lavoro in Italia è Roma (54 decessi). Seguono: Bergamo (47), Napoli (47), Milano (44), Torino (37), Brescia (36), Cremona (25).
Il settore delle Attività Manifatturiere quello che conta più vittime (149 decessi), insieme a Costruzioni (con 114 vittime). Seguono: Trasporto e Magazzinaggio (112), Commercio, riparazione di autoveicoli e motocicli (71) e Sanità e Assistenza Sociale (67).
La fascia d’età più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro totali è tra i 55 e i 64 anni (442 su 1056). Le donne che hanno perso la vita nel 2020 sono 102.
Gli stranieri deceduti sul lavoro da gennaio a dicembre 2020 sono 150 (il 14,2% del totale).
Si conferma il lunedì il giorno in cui si è verificato il maggior numero di infortuni mortali in tutto il 2020. (fonte Osservatorio Sicurezza Lavoro Vega Engineering)
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Statistiche-Morti-Lavoro-Osservatorio-Sicurezza-Lavoro-Vega-Engineering-31-12-20