Sanità: morto ematologo Rossi Ferrini A 91 anni, tra fondatori disciplina

E’ morto oggi pomeriggio, nella sua abitazione, il professor Pierluigi Rossi Ferrini, 91 anni, ematologo di fama internazionale. E’ stato uno dei fondatori dell’ematologia moderna e, tra i suoi numerosi incarichi, è stato consigliere e vice presidente di Fondazione Cr Firenze (dal 2013 al 2016) che ha dato notizia della sua scomparsa. Originario di Sarteano (Siena), sposato, tre figli, si era laureato in medicina col massimo dei voti e la lode, nel 1954 aveva iniziato subito la carriera universitaria diventando, nel 1970, primario di ematologia – era il più giovane d’Italia – dell’arcispedale di Santa Maria Nuova a Firenze e raggiungendo il culmine della carriera accademica con la nomina di professore ordinario di ematologia all’Università fiorentina e direttore della relativa Scuola di specializzazione. E’ stato poi presidente della Società italiana di ematologia e si è sempre occupato attivamente anche del volontariato in campo sanitario. Ha portato a Firenze le prime terapie efficaci per la cura delle leucemie, dei linfomi e delle malattie emorragiche. Nel 1970 organizzò anche una vacanza al mare per 80 bambini emofilici al fine di dimostrare che, con le cure adeguate, anche loro possono avere una vita normale. Per molti anni è stato presidente di Ail Firenze (Associazione italiana contro le leucemie) ed era ancora consigliere di Ail nazionale. E’ stato presidente del Comitato scientifico della biobanca Leonardo da Vinci di Fiorgen che ha sede presso il Polo scientifico universitario di Sesto Fiorentino. (ANSA)
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Morto Rossi Ferrini: Dei, Ateneo piange illustre maestro
“L’Università di Firenze piange l’illustre maestro di medicina, l’ematologo di fama internazionale, il magnifico formatore di generazioni di ematologi”. Così il rettore Luigi Dei esprime il cordoglio dell’Ateno per la scomparsa di Pier Luigi Rossi Ferrini, morto ieri a 91 anni. “Porgiamo il nostro ultimo saluto – prosegue Dei – a un professore universitario di straordinaria caratura, ma anche a un uomo che ha dedicato l’intera sua esistenza alla cura di una malattia che nell’immaginario collettivo era vissuta come ineluttabile male e che invece, grazie alla scienza di Pier Luigi, si è gradualmente trasformata in patologia da affrontare con le più avanzate terapie e, in una percentuale vieppiù crescente negli anni,sconfiggere. Ieri ‘trafitto da un raggio di sole’ il professore ci ha lasciato ed è scesa ‘la sera’, ma non è stato ‘subito’: una lunga vita si era consumata instancabilmente onorando appieno il giuramento di Ippocrate”. (ANSA).

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