Le dichiarazioni dei sindaci Francesco Ferrari e Jessica Pasquini in relazione al futuro ospedale di Livorno sono inaccettabili, strumentali e fuori luogo. L’idea che lo sviluppo della struttura di Livorno possa causare il ridimensionamento di Villamarina è senza fondamento.
E’ profondamente sbagliato mettere in competizione gli ospedali di uno stesso territorio provinciale: lo sviluppo di una struttura ospedaliera non determina certo contraccolpi negativi sulle altre. In un momento delicato come questo sarebbe opportuno che Ferrari e Pasquini si impegnassero di più a stringere sinergie più salde con gli altri sindaci del territorio invece di alimentare divisioni e far crescere tensioni. Adesso più che mai è importante far fronte comune: per sconfiggere il Covid-19, oggi, e per rispondere ai bisogni di salute domani, c’è bisogno dell’aiuto concreto di tutti. A tal proposito sarebbe importante che gli amministratori locali condividessero maggiormente con il sindacato, attraverso tavoli di confronto, le politiche sanitarie che hanno importanti ripercussioni sulla cittadinanza e sui lavoratori. La pandemia ha dimostrato quanto sia importante potenziare la sanità di prossimità e investire sulle strutture ospedaliere periferiche. Ora più che mai i cittadini hanno bisogno di una “rete” sanitaria ben strutturata sul territorio in grado di fornire loro risposte sempre più puntuali e mirate: a tal proposito come Cgil lamentiamo l’assenza delle Case della salute, strumento fondamentale per un servizio davvero di prossimità. Serve uno sprint per la loro realizzazione. Così come fondamentale è il progetto di ospedale unico delle Valli Etrusche: serve un’accelerazione per la concretizzazione dell’operazione e investimenti importanti per garantire un’adeguata dotazione di personale e strutture.
Monica Cavallini, vicesegretaria generale Cgil Livorno
Mauro Scalabrini, segretario funzioni locali Fp Cgil Livorno