Inchiesta partita da accertamenti conversazioni social network
La Dda di Firenze ha chiuso le indagini a carico di Andrea Chesi, 61 anni, e del figlio Yuri, 24, indagati nell’ambito di un’inchiesta su un presunto gruppo di estremisti di destra attivo in provincia di Siena. Padre e figlio sono accusati di detenzione di armi e materiale esplosivo in concorso. Ad Andrea Chesi contestata anche l’aggravante del terrorismo e il reato di istigazione a delinquere. Le indagini, che il 12 novembre del 2019 portarono all’arresto in flagranza di padre e figlio per detenzione di esplosivo, partirono da alcune conversazioni intercettate dagli investigatori della digos sui social, che poi hanno fatto scattare intercettazioni ambientali. In alcune conversazioni finite agli atti dell’inchiesta, coordinata dal pm Leopoldo De Gregorio della Dda fiorentina, Andrea Chesi avrebbe ipotizzato un attentato alla moschea di Colle Val d’Elsa, mentre in altre avrebbe caldeggiato la creazione di una ‘guardia nazionale repubblicana’. (ANSA).
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