Sono già a disposizione di Comuni e Società della salute i 30 milioni di euro stanziati dalla Regione per dare una risposta al crescente disagio sociale determinato dall’emergenza Covid. E’ stato infatti firmato in Regione il decreto con cui le somme stanziate vengono attribuite.
Sulla base delle domande pervenute alla Regione da parte di Società della salute e Zone Distretto la fetta più cospicua dei 30 milioni sarà utilizzata per contribuire alle spese d’affitto (13,8 milioni, pari al 46%), mentre 6,5 milioni (21,5%) saranno utilizzati per gli aiuti alimentari, 9,7 (32,5) per il sostegno domiciliare. Queste risorse, provenienti dalla riprogrammazione del Fondo sociale europeo, potranno quindi ora essere destinate alle fasce più povere e fragili economicamente della popolazione.
La forte recessione prodotta dalla pandemia ha aumentato le difficoltà economiche per tantissime famiglie, ha allargato la fascia della povertà, e aumentato gli squilibri tra ricchi e poveri. Per questo la Regione ha cercato di intervenire sui bisogni primari: gli alimenti, la casa, l’assistenza domiciliare con un intervento da 30 milioni di euro. L’iter è stato rapidissimo: dal momento della pubblicazione dell’avviso (il 19 dicembre scorso), gli enti interessati hanno avuto a disposizione dieci giorni per presentare domanda. E in tempi altrettanto rapidi è arrivata l’approvazione delle domande e la ripartizione dei fondi che permetterà a Comuni e società della salute di erogarli ai cittadini più bisognosi.
L’intervento riguarda tutti e 270 i comuni toscani con una distribuzione delle risorse basata su un criterio demografico e sulle condizioni di disagio economico o abitativo presenti nell’area. Su queste basi 11,8 milioni sono andati all’area vasta Toscana centro, 11,7 alla Toscana nord ovest, 6,5 alla Toscana sud est.
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