Appello congiunto delle rappresentanze sindacali e degli Ordini professionali a promuovere la campagna vaccinale degli operatori sanitari: “Non è un problema di obbligo ma di deontologia ed etica professionale” “Come rappresentanti della organizzazioni sindacali e degli Ordini professionali di cui fa parte la totalità del personale coinvolto nella prima fase della campagna vaccinale dichiariamo senza titubanza il nostro impegno, per le responsabilità che ci sono proprie, a far si che la campagna possa svolgersi nel modo migliore e con la più alta partecipazione possibile, convinti come siamo che da questa pandemia si uscirà soltanto affidandosi alla scienza e alle sue evidenze, esercitando fino in fondo il proprio ruolo nel rispetto prima di tutto dell’etica professionale di ognuno”, scrivono in una nota dalla Fnomceo all’Anaao-Assomed, dalla Fp Cgil all’Aaroi-Emac, alla Fnopo. “Ci ritroviamo e facciamo nostre le recenti parole del Presidente della Repubblica: “La scienza ci offre l’arma più forte, prevalendo su ignoranza e pregiudizi. Vaccinarsi è una scelta di responsabilità, un dovere. Tanto più per chi opera a contatto con i malati e le persone più fragili”. “Impegno – continua la nota – senso del dovere e della responsabilità che deve riguardare anche chi deve provvedere affinché siano messe a disposizione le dosi e gli strumenti indispensabili perché la campagna possa svilupparsi in modo ordinato, omogeneo ed efficiente, con il coinvolgimento di tutti i professionisti, ognuno per la propria competenza”. Sindacati e federazioni concludono: “Con altrettanta chiarezza ci sentiamo di affermare che va compiuto ogni sforzo, da parte di chi ne ha la responsabilità, per intensificare consistentemente l’opera di informazione e sensibilizzazione rivolta a chi dovesse nutrire dubbi o contrarietà, superando le lacune che tuttora su questo versante si registrano, nella convinzione che i benefici, per i singoli e per la collettività, derivanti da un’efficace svolgimento della campagna vaccinale saranno via via evidenti e tali da eliminare qualsiasi sacca di sfiducia che non derivi da ideologiche e irricevibili posizioni negazioniste”. (ANSA).
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