Strage Viareggio: commenti e reazioni a sentenza Cassazione. Cgil Lucca valuta lo sciopero generale

Sono proseguiti anche oggi i commenti e le reazioni alla entenza della Corte di Cassazione sulla strage ferroviaria di Viareggio (Lucca) del 29 giugno 2009. “La mia personale vicinanza e anche quella della mia amministrazione ai familiari delle vittime delle Strage di Viareggio” viene espressa dal sindaco di Massarosa (Lucca) Alberto Coluccini. “Un’intera comunità, un intero territorio e potremmo dire un intero Paese si aspettavano finalmente verità e giustizia, così ieri non è stato – afferma – Ribadisco piena solidarietà e sostegno perchè i familiari ne hanno oggi più che mai bisogno per non sentirsi soli nella loro battaglia processuale e morale”. “Quando in un Paese Democratico si dimostra di non essere più in grado di garantire ai cittadini giustizia e certezza della pena e per i colpevoli di reati si apre le porte all’impunità e si minano le basi della convivenza civile, significa che si è giunti al capolinea”, scrive il coordinamento di Sinistra civica ecologista della Versilia esprimendo “vicinanza e solidarietà alle famiglie delle vittime della strage e un profondo sconcerto per la sentenza”. “E’ stata scritta un’altra pagina buia della storia del nostro Paese sotto le ali della famigerata prescrizione dei reati” e “viene da chiedersi come sia possibile che il giudizio della agistratura in primo e secondo grado vengano annullati, che Mauro Moretti sia stato insignito dopo quello che definì ‘uno spiacevole incidente’ del titolo di Cavaliere della Repubblica e promosso a capo di Finmeccanica prima e della Fondazione delle Ferrovie Italiane poi. Viene da chiedersi che giustizia e’ quella che non arriva in tempo”. Italia dei Valori, col coordinatore provinciale di Lucca, Domenico Capezzoli, scrive che “l’ombra della prescrizione è diventata realtà. Vergogna. Siamo molto indignati. Constatiamo con rammarico che giustizia non è stata fatta e si allungano le sorti del processo. Questa sentenza è indegna e non rispetta le vittime ma soprattutto i familiari che giustamente vogliono giustizia. Questa è una ferita aperta che sarà difficile chiudere, perchè ce la ricorderemo per sempre”. Il Pci, con la segreteria regionale Toscana afferma: “Viareggio. L’ennesima strage impunita? Noi non ci stiamo! Nel verdetto dalla Corte di Cassazione viene confermata l’esistenza del reato di omicidio colposo plurimo, ma questo viene prescritto in quanto è stata esclusa la circostanza aggravante della violazione delle norme di prevenzione sui luoghi di lavoro. È stato rinviato a giudizio anche l’ex ad di Fs e Rfi Mauro Moretti, del quale verrà così rivalutata la responsabilità per il solo reato di disastro ferroviario colposo. Il mancato riconoscimento dell’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro, pur essendo state appurate, rappresenta un precedente pericoloso ed un’offesa alle vittime, ai loro parenti, ai lavoratori e alle lavoratrici. Occorre introdurre leggi precise e stringenti come il reato di omicidio sul lavoro. È l’unico modo per poter rendere giustizia alle vittime e ai loro familiari. Gli imprenditori, ad, dirigenti responsabili devono essere messi di fronte alla giustizia penale e pagare per le loro colpe. Siamo di fronte, per l’ennesima volta, ad una sentenza che difende nei fatti gli interessi dei detentori del potere economico e politico, rovesciando e vanificando il positivo lavoro d’indagine e le due sentenze precedenti. È indegno di un Paese civile che non si vogliano accertare e poi attribuire in via definitiva le piene responsabilità di un disastro che ha segnato profondamente Viareggio e la Versilia”. (ANSA).

La Cgil di Lucca, sconcertata e indignata valuta lo sciopero generale

Rossi, “La CGIL comunque non interromperà la sua lotta per un lavoro dignitoso e sicuro, e aspettiamo di avere le motivazioni della sentenza, ma stiamo anche valutando uno sciopero generale.”

Grave tappa nella vicenda della strage di Viareggio del 29 giugno 2009. La corte di Cassazione ha stabilito che non sussista l’aggravante della violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, facendo così cadere per prescrizione tutte le condanne per l’omicidio colposo delle 32 vittime della tragedia, comminate in prima istanza dal Tribunale di Lucca e confermate dalla Corte d’Appello di Firenze. In questo modo vengono anche escluse dal processo le associazioni sindacali, e non solo, costituitesi parti civili nella vicenda per la violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro, violazioni che secondo le corti di Lucca e Firenze avrebbero concorso a determinato il disastro.
Sono state poi annullate con rinvio alla Corte di Appello le condanne pronunciate nei confronti degli ex amministratori di Ferrovie dello Stato e Rfi per verificarne i profili di colpa. Sarà dunque necessario un quarto processo, in cui verranno rivalutati i fatti e le pene per i vertici delle Ferrovie.
“Come CGIL siamo indignati. La prima reazione è di dolore e di rabbia. Questa tragedia ha portato via tante vite ed ha colpito tutti noi. Dopo tutto quello che hanno passato i parenti delle vittime e la città di Viareggio, dopo anni di battaglie legali e dopo due sentenze che avevano accertato le responsabilità di questo disastro, questo verdetto suscita solo vergogna!” ha dichiarato il Segretario della CGIL provinciale di Lucca Rossano Rossi.
“La seconda reazione è lo sconcerto, e riguarda anche il mancato riconoscimento dell’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro, nonostante sia stato appurato che le condizioni del treno merci non fossero idonee. Che ci riporta indietro di anni dal punto di vista della regolamentazione della sicurezza sui luoghi di lavoro. Questa sentenza rappresenta un precedente pericoloso e pesa come un macigno sulla strada ancora assai lunga e complicata verso la sicurezza sul lavoro, ed oltre che per i parenti delle vittime è una grave offesa anche per noi e per tutti i lavoratori.”
Conclude Rossano Rossi dicendo: “La CGIL comunque non interromperà la sua lotta per un lavoro dignitoso e sicuro, e aspettiamo di avere le motivazioni della sentenza, ma stiamo anche valutando uno sciopero generale.”
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