Sindaci a Azzolina, riapriamo scuole ma serve sicurezza Massima responsabilità, ma sciogliere nodi

“Abbiamo offerto la nostra massima disponibilità a collaborare con il governo: l’obiettivo comune è di riaprire le scuole. Un obiettivo con ogni evidenza di interesse dei bambini e dei ragazzi nella duplice ottica di contenere la dispersione scolastica e garantire l’indispensabile socialità assicurata nelle prime classi”. Lo ha detto il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, al termine dell’incontro convocato dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, che ha coinvolto tutti i sindaci metropolitani. “La nostra massima e unitaria disponibilità a collaborare, però, non può prescindere da alcuni nodi sui quali siamo tornati a sollecitare la ministra e, per suo tramite, l’intero governo”.
“Bisogna intervenire – spiega il primo cittadino di Bari e presidente dell’Anci Antonio Decaro – perché si fissino orari di ingresso e uscita davvero scaglionati e sull’incremento di mezzi di trasporto, soprattutto extraurbani, per garantire che si evitino affollamenti sugli autobus e alle fermate. Servono protocolli sanitari univoci e chiari per fissare le modalità di tracciamento, di quarantena e utilizzo dei test rapidi Nel corso della riunione è emersa anche la necessità dell’adeguamento tecnologico delle scuole per consentire che la didattica a distanza conti su connessioni efficienti”. (ANSA).

Scuola:Upi, lavoro per rientro superiori ma gradualmente. Due milioni e 500 mila gli studenti delle superiori
“Le Province sono al lavoro da luglio per assicurare l’apertura delle scuole superiori in presenza a tutti i 2 milioni e 500 mila studenti medi, con interventi di piccola edilizia, acquistando banchi e affittando nuovi spazi dove necessario. Siamo ovviamente favorevoli al ritorno in classe dei ragazzi e delle ragazze, ma per le scuole superiori deve avvenire con gradualità ed equilibrio, in modo da evitare di dovere intervenire con frenate brusche”. Lo afferma il presidente dell’Unione delle Province d’Italia Michele De Pascale.
“Stiamo passando troppo frequentemente da un eccesso all’altro, prima tutti in didattica a distanza, poi tutti in presenza, poi di nuovo tutti in DAD e ora di nuovo tutti in presenza? Occorre muoversi per fasi, raggiungendo di volta in volta la più alta percentuale possibile in presenza, ma continuando anche ad utilizzare, a turno, gli strumenti di didattica digitale integrata che consentono di evitare le situazioni a più alto rischio di diffusione del contagio. Partiamo potenziando quanto già si sta facendo sulle attività laboratoriali o per le ragazze e i ragazzi con bisogni educativi speciali, che non possono essere gli unici in presenza, con chiari rischi di discriminazione”, conclude il presidente dell’UPI De Pascale, in merito alla proposta di riapertura delle scuole in presenza a partire dal 9 dicembre prossimo prospettata ai sindaci dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. (ANSA).

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